Mazzorno Sinistro e Cavanella Po le nobili frazioni tra il mito e la leggenda

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Mazzorno Sinistro e Cavanella Po: nobili frazioni di Adria tra leggende e mistero

Papadopoli, Stemma Familiare

Il nostro viaggio dedicato alle frazioni di Adria continua. Stavolta ci spostiamo sulla riva sinistra del fiume Po. In un territorio suggestivo, caratterizzato da terra e acqua scopriamo Mazzorno Sinistro e Cavanella Po. Un percorso tra storia, leggenda ed episodi di credenza popolare in cui si arriva a pensare al miracolo.

Mazzorno Sinistro Po

Il corso del Po a Mazzorno Sinistro

Il fatto miracoloso di Mazzorno

Un tempo a Mazzorno esisteva la sagra di san Rocco Pellegrino. Questa festa trae origine da un’epidemia di colera presente in questa zona circa due secoli fa. In quel periodo, all’avvicinarsi della festa del Santo, protettore degli appestati, si decise di non fare riunioni e processioni per timore del contagio. A Mazzorno, invece, si tennero le funzioni religiose e, soprattutto, la processione con la statua del Santo lungo le vie del paese. Si dice che quel giorno il colera scomparve da Mazzorno, mentre nelle zone limitrofe infierì ancora per alcuni mesi. Tale fatto fu ritenuto miracoloso. Sembra, poi, che, per accertare la fine dell’epidemia, furono posti due pani, da una parte e l’altra del canale che divideva allora la parrocchia di Mazzorno da quella di Loreo. Sorprendentemente il pane messo sulla riva dalla parte di Mazzorno rimase buono, mentre l’altro divenne nero, a testimoniare ancora la presenza della terribile malattia.

Altre leggende

Un’altra storia tramandata da racconti popolari parla della carrozza d’oro di re Adriano. Si diceva, infatti, che il cocchio dorato fosse sepolto nel sottosuolo di Mazzorno Sinistro, vicino alla Barchessa, l’antica residenza della famiglia Querini. Si racconta, inoltre, che da qui partisse un tunnel che giungeva fino alla chiesa parrocchiale. Unaltra leggenda riguarda la Chiesa: si dice costruita con i marmi rubati dai barconi diretti a Venezia che portavano il materiale destinato alla Basilica di San Marco.

Chiesa Mazzorno

Chiesa Parrocchiale di Mazzorno dedicata a San Giorgio

I Conti Querini a Mazzorno

Il centro abitato esisteva già nel Cinquecento quando i conti Querini eressero un oratorio. La chiesa è dedicata a San Giorgio e conserva alcuni lampadari in stile veneziano e un baldacchino del 1850 posto sopra l’altare maggiore. Sopra la porta della sacrestia, a sinistra del presbiterio è posta una lapide in marmo del 1765. Qui si legge: A Dio Ottimo Massimo. Questo tempio dedicato a San Giorgio fu eretto dalle fondamenta grazie al denaro e alla devozione dei nobili uomini Quirini, nell’anno 1527
Al centro del timpano posto sul portale della fiancata della Chiesa è ancora visibile lo stemma della famiglia Querini (o Quirini) in cui sono presenti tre gigli.

San Giorgio, Stemma Querini Su Portale Laterale (mazzorno Sinistro, Adria)

Stemma della famiglia Quirini posto sul timpano del portale laterale della Chiesa

La presenza dei Conti Papadopoli a Mazzorno e a Cavanella Po

A Mazzorno Sinistro esiste ancora un esempio di corte rurale denominata Fondo Bosco in cui è presente lo stemma settecentesco dei Conti Papadopoli, una nobile famiglia greca stabilitasi a Venezia. A Cavanella Po è ancora visibile la residenza estiva degli stessi Conti. La casa padronale sembra risalire alla fine del Settecento. L’oratorio a fianco, dedicato ai santi Faustino e Giovita, è stato edificato successivamente. Anche la villa presenta sulla facciata lo stemma dei dedicato alle frazioni di Adria continua famiglia che possedeva ad Adria vastissimi territori. Nelle vicinanze della villa si erge un albero secolare: un grande leccio di circa 150 anni.

Villa Papadopoli

Villa Papadopoli a Cavanella Po

Cavanella Po, un tempo centro di varie attività

Lo sviluppo di Cavanella Po si è legato alla costruzione dello zuccherificio da parte di Eridania Zuccheri. Nei primi anni. del ‘900, infatti, l’Eridania comperò una vasta area per costruirvi una distilleria. Dopo un anno di attività la fabbrica partì con la lavorazione delle barbabietole, diventando uno degli zuccherifici più solidi del Polesine. Verso la metà degli anni ’50, a Cavanella, non esiste la disoccupazione: chi è sotto alle dipendenze dello zuccherificio, chi a quelle della fornace Munari. La prima campagna dello zuccherificio fu nel 1906, l’ultima fu negli anni 1972/73.

Zuccherificio Cavanella Po

L’episodio miracoloso di Cavanella Po

Il 2 aprile del 1945 a Cavanella ebbe luogo un bombardamento che colpì la scuola e la chiesa. Uno spezzono sfondò il tetto e penetrò nell’edificio religioso stipato di fedeli. Nessuno fu colpito. Solo una Madonna con Bambino rimase danneggiata (vennero amputate le braccia). Tutti pensarono a un miracolo. Decisero, quindi, di non restaurare la statua e di chiamarla Madonna mutilata. A ricordo di ciò sulla facciata, a destra del portale, della Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Pace è posta una lapide di marmo realizzata nel 1965 con scritto: “A S. Maria della Pace / I figli devoti / di Cavanella Po / salvati dal / bombardamento del 2.4.1945 / Questo tempio votivo / solennemente benedetto / da Giovanni B. Piacentini / Vescovo di Chioggia / riconoscenti dedicano / Cavanella Po / 2 aprile 1965.

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Chiesa Cavanella Po

Mazzorno Sinistro e Cavanella Po: nobili frazioni di Adria tra leggende e mistero ultima modifica: 2018-11-21T15:58:10+01:00 da Letizia Guerra

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