L’adriese Adelino Mattarello e Papa Francesco si sono incontrati personalmente a Roma in occasione dell’udienza di Mercoledì 20 Marzo in nome della passione comune, per la poesia. Adelino Mattarello polesano ricordiamo è emigrato a Chieri (To) da moltissimi anni, ma è profondamente legato alle proprie origini venete. Lo abbiamo già conosciuto qui, in nostri precedenti articoli relativi ai numerosi premi e riconoscimenti ricevuti per concorsi poetici nazionali.
Ma anche va ricordato, per le sue collaborazioni con il nostro blog di itVeneto.it; scrivendo per la città di Adria una bellissima poesia dedicata alla città etrusca, la città che ha dato per importanza storica e logistica, il nome al mare Adriatico. In occasione della manifestazione Adria Acqua Festival nel 2021 . Informati dell’importante incontro personale con il Papa, lo abbiamo intervistato direttamente per farci raccontare la sua esperienza Romana.
Papa Francesco e Adelino: Non esisterebbe il mondo se non ci fosse la poesia
Adelino, il Papa nell’invito ad incontrarlo in udienza a Roma, ti ha ricordato in una personale lettera che: “non esisterebbe il mondo se non ci fosse la Poesia”, ora raccontaci come è iniziata questa bella storia personale: ” Volentieri, tutto e iniziato in occasione di un concorso di poesia in torinese in cui si compongono versi, i cosiddetti stranot, in quell’occasione ho composto uno stranot dedicato a Papa Francesco. Lo stranot dedicato a Francesco in dialetto torinese, è stato declamato dall’Arciprete della Cattedrale di Chieri.
Saputo poi, che lo stesso Arciprete avrebbe accompagnato a Roma i giovani chieresi per l’incontro di settembre 2023 dedicato ai giovani con il Santo Padre, ho provveduto a stampare la Poesia a lui dedicata in una pergamena; nell’intento che il nostro Arciprete potesse consegnarla a lui personalmente. È cosi, con mia massima soddisfazione è avvenuto“.
Quindi Adelino pensavi fosse finita lì, per così dire la storia?:” Si, per me già questo evento sarebbe stato gratificante”. Invece che cosa è successo poi?: ” A gennaio però ho ricevuto una lettera dalla Santa Sede in cui Papa Francesco attraverso la sua segreteria privata mi faceva avere la sua benedizione e mi ricordava che non esisterebbe il mondo se non ci fosse la poesia.
I complimenti di Papa Francesco e l’invito a incontrarlo
Inoltrandomi i suoi complimenti per la poesia a lui dedicata in torinese (ricordiamo che la famiglia di Bergoglio è di origine Piemontese n.d.r.) e venivo invitato allo stesso tempo, con mio massimo stupore, a partecipare ad una udienza generale appunto il 20 marzo di quest’anno per incontrarlo personalmente, con la mia famiglia“
E così è accaduto il 20 Marzo questo particolare incontro Adelino?: ” Si proprio il 20 marzo scorso all’udienza generale del mercoledì! Mi hanno fatto sedere con la mia famiglia a lato del Santo Padre con alcune altre persone.
Ma lo stupore quando Papa Francesco mi si è avvicinato, io gli ho recitato un pezzo dello Stranot a lui dedicato in Torinese. Cioè “Suma nen se darà re dimissiun, nui speruma ‘d no e preguma con devossiun” – ( trad.Non sappiamo se darà le dimissioni, noi speriamo di no e preghiamo con devozione) e il Santo Padre in perfetto dialetto Torinese mi ha risposto: ” Che bel sussi'” (trad. Che bello questo).
Una dedica al Santo Padre
Con emozione e sorpresa per la sua risposta da me inaspettata in perfetto dialetto torinese gli ho donato il mio libro Favole per un Sogno. Con una mia dedica a lui, poi prima di lasciarmi mi ha salutato così in perfetto dialetto torinese: ” Cerea neh!” (trad. Ciao, buongiorno…).
Cosa ti sei portato a casa da questo incontro Adelino ?: ” Cosa dire, posso solo affermare con un cuore grato; che questo incontro personale con Papa Francesco va a chiudere il puzzle della mia vita. E vi rimarrà il ricordo più bello!” La Poesia unisce tutto e tutti in bellezza e con semplicità.