Scopriamo l’aeroporto Delta, 45° parallelo, birdwatching tutto l’anno. In un precedente articolo abbiamo parlato di birdwatching e di aeroporto Delta. Zona umida di importanza internazionale, che si trova al centro del bacino del Mediterraneo, sulla rotta di migliaia di uccelli migratori. Abbiamo anche spiattellato dei numeri 370 e più specie di uccelli, molti di questi acquatici. Un dato che può dire tutto e niente.
Le specie acquatiche le più peculiari
Dato però, che assume interesse, se specifichiamo che in Europa le specie di uccelli sono 533 delle 10.000 esistenti al mondo. Ancora più interessante, risulta sapere, che alcune di queste specie sono rare o a minaccia di estinzione. Particolare attenzione meritano le specie acquatiche che durante l’inverno si concentrano nelle oasi, valli e lagune del Delta del Po. “Nel 2019 per la prima volta è stata superata la soglia dei 200.000 individui svernanti, le ultime sei annate hanno mostrato una presenza sempre al di sopra delle 145.000 unità” . Fonte Sagittaria
BIRDWATCHING WINTER nell’aeroporto Delta, 45° parallelo.
Ma non sono solo i numeri impressionanti, che di fatto che rendono il Delta Veneto un sito di importanza continentale, ma anche le specie, che sono davvero tante. Lungo e noioso sarebbe elencarle tutte. Le annoterete nel vostro taccuino nel momento in cui verranno osservate durante le uscite di birdwatching accompagnati da una esperta guida naturalistica.
“Il birdwatching è caccia senza spargimento di sangue. Le prede di questa innocua attività vengono accumulate nel serbatoio della memoria e della conoscenza. Preziose là dove le abbiamo osservate. Questa deve essere la nuova cultura.” (F. Pratesi).
Aeroporto Delta. Pensiamo però che, una piccola descrizione generale, sia doverosa
Le più numerose, sono le anatre, non chiamiamole papere. Alzavola, fischione, germano reale, sono le specie record. Poi mestolone, moriglione, moretta, la rara moretta tabaccata, la volpoca. Localmente queste anatre, hanno il loro nome dialettale. Eccone alcuni tra quelli citati: sarsegna (alzavola), ciosso (fischione), masurin (germano reale), fofano (mestolone), magasso (moriglione), penacin (moretta).
I “fangosi” gli abitanti del fango
Un’altra particolare categoria di uccelli acquatici che si possono osservare sono i limicoli. I “fangosi” gli abitanti del fango. O come li chiamano gli inglesi i “Pipe-sucking” i succhiatori di pipa. Questo per via della strana forma dei lori becchi con cui cercano svariate prede nelle zone fuori dall’acqua o semisommerse di qualche centimetro. Non solo i becchi di questi uccelli sono strani ma anche i nomi. Piovanello pancianera, pivieressa, gambecchio, chiurlo, avocetta. Più curiosi ancora, pettegola, pittima, totano moro, i vari piro piro. Alcuni vengo definiti anche “trampolieri” per via delle lunghe zampe, altri “corrieri” con zampe più corte e velocissimi nella corsa.
I Rallidi
Nei canneti, di laghi salmastri e stagni, trovano rifugio i rallidi. Parliamo di gallinella d’acqua (nome dialettale viatara), porciglione, la più acquatica folaga (nome dialettale fòl’gà).
Il canneto è anche un luogo di rifugio e alimentazione per gli piccoli uccelli come il pendolino, il codibugnolo, il migliarino di palude.
Altre specie di uccelli acquatici
Altre specie di acquatici, come gli svassi, smerghi e strolaghe, amano invece i grandi specchi d’acqua come la Sacca degli Scardovari o del Canarin. Qui trovano acque profonde, ricche di piccoli pesci, che catturano inseguendoli in lunghe apnee.
E poi ci sono loro, gli aironi, cenerino, guardabuoi, bianco maggiore e le garzette. Dove c’è il pesce ci sono i cormorani e i “cuginastri” di questi, i marangoni minori, più piccoli e più “carini” dei cormorani. La loro dieta è esclusivamente a base di pesce che cacciano con lunghe e ripetute immersioni. All’imbrunire si possono osservare mentre tornano ai loro dormitori abituali sopra gli alberi lungo il fiume, radunandosi a centinaia. Onnipresenti i gabbiani, che sembrano tutti gabbiani, ma così non è.
I rapaci, signori dei cieli e della notte
Terminiamo la nostra introduzione con i rapaci. Facile avvistare il falco di palude, la poiana e il gheppio, ma non è detto un incontro con il falco pescatore o l’albanella reale. Da qualche anno anche un gradito ospite un gufo diurno, il gufo di palude.
Sotto sera, con l’arrivo del buio si possono incontrare anche i rapaci notturni, civetta, gufo e barbagianni, ma, a volte, ci si accontenta di surreali tramonti.
Altre notizie sulla Avifauna nel Parco del Delta del Po, qui i link degli articoli precedenti:
Fenicotteri Rosa nel Delta del Po
Birdwatching experience, nel Delta del Po
Possibilità di specifico itinerario guidato da esperta guida naturalistica per birdwathing exeperience qui il link:
http://falcodipalude1.blogspot.com