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MEMORIA STORIE

Bonifica: due famiglie si distinguono per intraprendenza

Bonifica Risaia

I sistemi di bonifica introdotti dalla seconda metà dell’Ottocento hanno permesso di trasformare il territorio deltizio. I patrizi veneziani, già dal secolo precedente, avevano iniziato ad avviare una prima bonifica delle terre.  Di questo troviamo ancora traccia nei nomi dei luoghi. Si pensi, ad esempio a Gorino Sullam e a Cà Lattis, entrambe località in Comune di Taglio di Po. I Sullam e i Lattis erano famiglie veneziane appartenenti alla nuova borghesia. Ambedue erano di origini ebraiche e dimostrarono una certa intraprendenza. I Sullam, in particolare, insieme ad un’altra famiglia ebrea di Adria, i Ravenna, si dedicarono alla coltura del riso.

Bonifica Riso

Bonifica: la famiglia Sullam e l’attività imprenditoriale agricola nel Delta

Alla fine del Settecento i Sullam avevano accumulato un piccolo patrimonio. Tutto ciò grazie all’attività di commercio e di prestito di capitali. Nel 1837 Giuseppe Sullam di Venezia e Felice Ravenna di Adria acquistarono, quindi, i nuovi terreni e specchi d’acqua nella zona del Delta del Po. In meno di vent’anni, grazie ad una grande opera di bonifica idraulica, fondarono una vera e propria impresa agricola.
Nel 1856, per le bonifiche idrauliche ed agrarie, l’Istituto del Veneto di Scienze ed Arti assegnò loro la Gran Medaglia d’oro, premio per chi più faceva progredire le province venete.

Bonifica Delta Del Po

Le strade dei Sullam e dei Ravenna si divisero nel 1865. I primi continuarono la pratica della risicoltura almeno fino al primo decennio del Novecento. In questo periodo la famiglia Sullam si avvale spesso delle prestazioni professionali di un ingegnere originario di Adria: Giulio Lupati. Quest’ultimo, stabilitosi a Padova, fu l’autore, nel 1873, di un progetto di una ferrovia fra Adria e Cavarzere.

La Famiglia Ravenna

La famiglia Ravenna era originaria di Ferrara. Felice nasce, infatti, nella città estense nel 1869. Avvocato, fu tra i fondatori della Federazione sionistica italiana di cui tenne la presidenza fino al 1920. Il padre di Felice, Leone Ravenna, fu figura illustre dell’ebraismo italiano durante il Risorgimento e dopo l’Unità d’Italia.
Nelle mappe di Adria del Catasto Austriaco, rettificate nel 1841, è appurabile il fatto che in Città vi fossero dei Ravenna. Anche oggi uno dei palazzi adriesi posti di fronte alla Chiesa di San Nicola è detto “Ravenna”.
Un tale Guido Anselmo Ravenna, nato ad Adria nel 1878, coniugato con Rosa Maestri risulta fra le vittime della Shoah. Arrestato dai tedeschi ad Adria nell’agosto del 1944 fu dapprima portato nel carcere di Padova. Guido Anselmo, arrivato, poi, al campo di San Sabba, fu deportato ad Auschwitz. Morì a Mauthausen.

Filo Spinato



Bonifica: due famiglie si distinguono per intraprendenza ultima modifica: 2021-02-01T09:00:00+01:00 da Letizia Guerra

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