Nomi e derivazioni delle località e delle isole del Delta del Po.
Toponomastica e colonizzazione delle famiglie veneziane nel Delta del Po, quinta parte. In questa quinta parte prosegue la toponomastica del Delta del Po legata ai nobili patrizi veneziani e alla lingua parlata, quinta parte. Proseguendo il nostro viaggio nella terra anfibia del Delta del Po, passiamo ora dall’Isola di Cà Venier, all’Isola della Donzella per raggiungere l’isola di Polesine Camerini. Un tempo le due isole erano collegate da un traghetto, il Simone. A Cà Tiepolo e Cà Venier sono ancora presenti i due scivoli in cemento che consentivano l’imbarco per attraversare in traghetto il ramo principale del Po, il Po di Venezia. Condotto dal mitico Marino Cacciatori, divenuto poi uno dei primi pionieri del turismo fluviale nel Delta del Po. Il “Simone” è andato in pensione nel maggio del 1997 con l’inaugurazione del ponte che attualmente collega le due isole.
L’isola di Polesine Camerini.
Toponomastica e colonizzazione delle famiglie veneziane nel delta del Po. Il Po di Tolle separa l’Isola della Donzella da quella di Polesine Camerini, anche in questo caso un ponte ha preso il posto dei vecchi traghetti. Circondata a Nord dal Po di Pila, a Est dalla Busa di Scirocco e la Sacca del Canarin, a Sud dal mare e dalla Busa di Bastimento, a Ovest dal Po di Tolle. l’isola di Polesine Camerini è un luogo veramente affascinante, dove perdersi nel nulla.
Famiglie veneziane: origine del nome, la famiglia Camerini.
La storia della famiglia. Luigi Camerini (1819-1885) è nato ad Argenta nel 1819. Il conte Luigi Camerini era figlio di Paolo Francesco Camerini e di Loredana Guerrini. All’età di soli due anni rimase orfano del padre e così venne allevato da un leggendario zio Silvestro detto il carriolante, analfabeta. Silvestro morì nel 1866 senza eredi e così Luigi divenne l’erede universale di tutti i suoi beni (100.000 ettari di terreno). Luigi aveva promesso allo zio che si sarebbe sposato, e nel 1870 mantenne la promessa prendendo in moglie la contessa padovana Francesca Fava, detta Fanny. Nel delta del po, il conte Luigi concepirà un ambizioso progetto di bonifica di tutti i terreni dell’isola, dei quali fino ad allora venivano coltivati solamente quelli che si trovavano lungo le sponde dei fiumi. Il resto del territorio, essendo in gran parte paludoso, veniva infatti sfruttato unicamente come valli da pesca, da caccia e per la raccolta delle canne palustri. Poco dopo aver avviato l’opera di redenzione, nel 1885 il Conte Luigi muore a Padova. La sua eredità passerà all’unico figlio, il diciassettenne Paolo.
Famiglie veneziane: Paolo Camerini (1868-1937)
Nell’isola di Polesine Camerini, Paolo, avvierà grandi lavori di bonifica, portando a termine la costruzione della villa padronale, probabilmente già iniziata dal padre. Bonificherà e trasformerà gran parte dell’isola in una grande azienda agricola autonoma e autosufficiente. Paolo continuerà dunque l’opera di bonifica dell’isola già iniziata dal padre Luigi. Paolo Camerini formerà un’azienda agricola “modello” e autonoma con alle dipendenze obbligati, conduttori di boarie e risaie. Assumerà stagionalmente braccianti avventizi e darà appezzamenti di risaie a mezzadria a molte famiglie. Molte le persone per i servizi della villa: falegnami per la costruzione dei serramenti per le nuove case, carpentieri e fabbri per la costruzione dei carri, poi muratori, magazzinieri e guardiani.
Costruirà strade, come lo stradone che dal Po conduce al mare. Farà scavare canali di scolo in tutta l’isola i quali confluiranno le loro acque in un unico grande collettore che, attraversa l’intera isola da ovest a est, tagliandola a metà per portare in mare le acque di scolo
Alla fine di questo canale Paolo farà costruire una grande idrovora mossa con una potente macchina a vapore che sostituirà le vecchie ruote a schiaffo. L’idrovora è rimasta in funzione fino alla seconda metà degli anni ‘50 dello scorso secolo, anni in cui entrò in funzione la nuova, edificata adiacente alla vecchia e dotata di pompe elettriche. L’11 Novembre 1937 il Duca Paolo muore a Padova, lasciando quello che restava del grande patrimonio all’unico figlio Luigi Silvestro.
Luigi Silvestro (1906-1991)
Per quanto riguarda l’azienda agricola di Polesine Camerini, il grande palazzo e gli annessi rimarranno in gestione dagli agenti e dai fattori che, per la mancata presenza del padrone, assumeranno in tutto e per tutto la direzione e la conduzione dell’azienda fino al 1953. In questo stesso anno i terreni verranno espropriati ai camerini, per l’applicazione della famosa legge sulla colonizzazione dei latifondi. Da questo momento, prenderà provvisorio possesso, sia dei terreni che della villa, l’Ente per la Riforma e la Colonizzazione del Delta Padano con la sede centrale a Bologna, che provvederà a suddividere i terreni espropriati, in piccoli poderi che verranno assegnati ai capifamiglia dell’isola, assieme a nuove case coloniche o ristrutturate. Questi nuovi assegnatari diventeranno Coltivatori Diretti e riscatteranno il loro podere con un riscatto trentennale.
Curiosità: Luigi Silvestro sposò una certa Adria Scaglia.
Non conosciamo la precisa ed esatta derivazione di “Canarin”, da cui prende il nome la sacca, aspettiamo lumi. Di una cosa siamo certi che al “Rifugio il Canarin” si mangia benissimo del pesce freschissimo e di giornata cotto come un tempo.