Prendete il vostro calendario e osservate la data dell’8 dicembre. È evidenziata in rosso (o in blu, come nel mio!), segno che è un giorno di festa. Ricorre, infatti, la festa dell’Immacolata Concezione. Perchè mai l’ 8 dicembre? Se ci pensate la data precede di 9 mesi esatti la data della nascita di Maria, l’8 settembre. Il dogma dell’Immacolata concezione sancisce, infatti, che la Vergine Maria vide la luce senza peccato originale. L’ 8 dicembre 1857 Papa Pio IX promulgò la bolla Ineffabilis Deus che stabiliva definitivamente “l’Immacolata Concezione” di Maria. Nello stesso gorno inaugurò e benedisse a Roma, il monumento dell’Immacolata offerto dal re di Napoli Ferdinando II.
Alcuni capitelli mariani adriesi sono dedicati all’Immacolata
Ad Adria non esiste una tradizione particolare legata a questa ricorrenza. Durante la Santa Messa dell’8 dicembre si celebra la festa dell’adesione all’Azione Cattolica. Nelle cronache della Parrocchia di S. Maria Assunta detta della Tomba, ad esempio, l’8 dicembre 1945 si parla di Assemblea generale degli iscritti con lettura da parte dei presidenti dell’attività svolta nel corso dell’anno sociale 1944-45. L’ 8 dicembre 1950, invece, si annota che ai Vesperi solenni serali tiene un discorso don Loris Capovilla. Capovilla è noto per aver ricoperto il ruolo di segretario particolare di Papa Giovanni XXIII. È nominato, poi, cardinale da papa Francesco nel 2014 a 98 anni.
Ad Adria si coltiva un’ultrasecolare devozione alla Madonna. Numerose sono, infatti, le testimonianze presenti in Città in onore della Santa Vergine. Non si può non citare il bassorilievo copto, il più antico documento di devozione mariana del Veneto, o la riproduzione della Grotta di Lourdes. Si narra che, apparendo a Santa Bernadette, la Vergine disse: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Questa scritta è posta sotto la statua della grotta adriese. Molti sono anche i capitelli mariani sparsi nel territorio adriese. Alcuni sono dedicati all’Immacolata come quello presente nell’Asilo “Maddalena” di Bottrighe e nell’Asilo Immacolata di via Turati.
l’8 dicembre si inizia a respirare un clima di festa
È indiscutibile che con la Festa dell’Immacolata si inizi a respirare un clima di festa. L’ 8 dicembre, infatti, è considerata la data di inizio del periodo natalizio. Spesso, infatti, fervono i preparativi in vista del Natale. Anche gli eventi frequentemente prendono il via in questa giornata. Come non ricordare, infatti, “Adria Run“, la Corsa dell’Immacolata? Quest’anno la pandemia ha stoppato gran parte delle iniziative come questa manifestazione podistica a carattere benefico. Partirà in questi giorni, invece, l’allestimento del tradizionale Presepe realizzato dalla Pro Loco di Adria.
Il giorno dell’Immacolata: i vostri ricordi
In questo giorno speciale si rinnovano emozioni e tradizioni. È proprio così! Lo testimoniano con ricordi personali due donne del volontariato adriese. Laura Cassetta, neo presidente dell’AIL di Adria, racconta che l’ 8 dicembre 1978 è stato il giorno più bello della sua vita. È nata la sua unica figlia con qualche giorno di anticipo, dopo un’oretta di doglie. Una gioia così grande da sentire il cuore scoppiare. Un bellissimo regalo della festa dell’Immacolata.
Anita Gallimberti, presidente dell’Assoc. Batticuore, racconta invece, che, dopo la morte del padre, trasferitasi a Baricetta, era circondata dall’amore dei suoi zii materni, Alfio e Marino. L’ 8 dicembre, dopo la S. Messa, Anita cominciava ad aprire le scatole che contenevano le statuine del presepe, tutte di gesso. Per l’allestimento aspettava, poi, lo zio Alfio, maestro nei presepi, che per molti anni aveva realizzato il presepe della Chiesa di Baricetta insieme ad Aldo Pezzolato. Anita si commuove al pensiero dello zio, al quale è molto legata come un padre. Mi spiega che, in questi giorni, egli sta combattendo contro il Covid in un ospedale di Milano. Rivolgiamo, quindi, un pensiero particolare allo zio di Anita e a tutti i sofferenti con le parole di Papa Francesco tratte dalla Preghiera all’Immacolata:
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.
Commenti
