L’isola della Donzella, i suoi paesi e le origini veneziane, sesta parte
L’isola della Donzella: le nobili famiglie veneziane, Tiepolo, Farsetti, Dolfin.
l’isola della Donzella, i suoi paesi le origini veneziane, sesta parte. Abbandonata l’isola di Polesine Camerini rientriamo nell’Isola della Donzella. Con i suoi 10.580 ettari di superficie emergente e allagata è l’isola più grande del comune di Porto Tolle. La separano dalle altre isole: a Nord il Po di Venezia, a Est il Po di Tolle, gli allagamenti, scanni e mare. A Sud ancora il mare che penetra nell’immensa Sacca di Scardovari, a Ovest il Po della Donzella o Po di Gnocca. Partiamo dunque da Cà Tiepolo sede del municipio di questo comune – territorio formato da 11 microfrazioni. “Cà cepolo” per dirla in dialetto è la frazione più centrale del territorio e anche la più abitata, da cui la scelta della sede municipale.
Cà Tiepolo, le nobili famiglie veneziane nel Delta del Po
I Tiepolo si presentavano come una famiglia di populares particolarmente impegnata nei commerci, ma pressoché estranea alla vita politica. A decretarne le fortune fu Giacomo di Pietro (†1249) che, all’inizio del XIII secolo, svolse un folgorante cursus honorum che lo portò al dogato nel 1229. Ne seguì le orme il figlio Lorenzo (†1275), doge dal 1268 .Da ricordare in questa frazione Piazza Ciceruacchio. Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, 27 settembre 1800 – Ca’ Tiepolo, 10 agosto 1849) è stato un patriota italiano che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Intrappolato dagli austriaci a Cà Tiepolo e tradito da alcuni abitanti del luogo, venne fucilato a mezzanotte del 10 agosto 1849, insieme ai sui due figli, Lorenzo di tredici anni, e il figlio maggiore Luigi brunetti. Con loro altri patrioti ed a altri patrioti, tra cui un prete, Stefano Ramonino.
Palazzo Alba e i Farsetti
Parliamo di Cà Farsetti o palazzo “Alba”, in via di ristrutturazione. Sorge alle porte di Cà Tiepolo in località Molo. Edificata nella seconda metà del 1600 da Antonio Francesco Farsetti, per risiedervi solo per brevi periodi, presumibilmente per la caccia. Cà Farsetti, discende da Anton Francesco Farsetti (Massa, 1606 – Padova, 1680) che si era trasferito nella Roma di papa Urbano VIII dove fu Depositario generale e Tesoriere segreto della Camera Apostolica. Giunto più tardi a Venezia, riuscì ad accedere al patriziato nel 1664, mediante l’esborso di centomila denari. Si trattò, quindi, di un ramo estremamente ricco, il che assicurò a molti suoi membri un’ottima formazione letteraria e artistica. Ovviamente in queste terre, il conte Farsetti aveva grandi possedimenti. Osiamo dire che la Donzella o la Gnocca fosse parte di questa famiglia, c’è chi dice la moglie, c’è chi dice la figlia, probabilmente non lo sapremo mai.
Verso la foce del Po di Tolle
Superato l’abitato di Cà Tiepolo verso la foce del Po di Tolle, troviamo il microborgo di Tolle. Di Tolle o meglio di tavole ne abbiamo già parlato. si presume però anche che il ramo del Po di Tolle prenda nome da questa località dove un tempo era presente un piccolo porticciolo. Subito dopo Tolle, Cà Dolfin. I Dolfin (cognome talvolta italianizzato in Delfino, Delfini e Delfin) sono una famiglia nobile veneziana, già inclusa nel patriziato e considerata una delle più cospicue della storia della Serenissima. Le cronache sostengono che i Dolfin discendano da un Giovanni Gradenigo vissuto attorno al 1040 soprannominato “Delfino” per una sua gibbosità o per l’abilità nel nuoto. I Dolfin vengono considerati tra il gruppo più prestigioso del patriziato veneziano, annoverati come famiglia, tra le “case vecchie”.
Ma non è finita.
Da Cà Tiepolo a Cà Dolfin abbiamo percorso solo 9 chilometri, la strada è ancora lunga. Gli spazi editoriali e tempi per leggere questo nostro, sono limitati, ci aspettano ancora 59 Km di storia e natura che ci riserviamo nel prossimo nostro articolo.
La foto di copertina è di Maria Teresa Bortolotti “Crepuscolo in Sacca”.