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Coronavirus: impresa adriese già produce migliaia di mascherine

Foto H Shaw Unsplash

Mentre nello sconforto di tutti, in Italia la pandemia Covid-19 stava già prendendo piede; tra il disorientamento collettivo e la disperata ricerca di mascherine di protezione introvabili, un imprenditore adriese Luca Bonato, si è riboccato le maniche per risolvere l’annoso problema. Senza clamore, senza proclami con parecchie notti insonni certo, ma con la certezza, di andare incontro ad una necessità reale del proprio paese; cui non sottrarsi. Siamo andati a conoscerlo da vicino! L’orgoglio di scoprire nel tessuto adriese, una realtà che in pochissimo tempo ha convertito totalmente la propria produzione dal settore automotive a mascherine filtranti; non poteva lasciarci indifferenti. Scopriamola, dunque insieme !

Coronavirus: impresa adriese già produce migliaia di mascherine. Da filtri abitacolo per automobili a mascherine filtranti!

L’impresa di cui stiamo parlando è la Eurogielle s.r.l. con sede produttiva ad Adria. Esattamente in zona A.I.A. di Cavanella Po. Storica impresa specializzata in produzione e commercializzazione di filtri abitacolo per il settore automotive. Un’azienda che nel tempo, ha saputo guadagnare la fiducia per la qualità ed efficacia filtrante, dei propri prodotti presso importanti brand dell’automotive internazionale; di cui è fornitrice certificata. Fornisce inoltre, il mercato italiano con propri marchi quali: Sivento, Siaria e Scudo.

Adria- la sede produttiva

Come è nata l’idea di convertire la produzione in mascherine

Chiediamo allora a Bonato Luca come e quando ha deciso di avventurarsi nella produzione di mascherine filtranti?. ” Questo virus ci ha messo in una sorta di guerra che ha molti fronti. Innanzitutto ciò che mi ha portato a pensare di convertire principalmente la produzione è un atto di responsabilità verso i dipendenti. Garantire loro in questi mesi di lockdown gli stipendi di marzo e aprile non è affatto facile“.

I dipendenti al centro del Progetto

Sig. Bonato stiamo parlando di un centinaio di persone?: ” Si certamente tra dipendenti strutturati in azienda e tutto il personale del nostro indotto principale “. Quindi senza utilizzare nessun ammortizzatore sociale disponibile fornito dallo stato, per l’industria?: “ Esatto, non abbiamo attinto a nessuna forma di contributo statale integrativo, solo con le nostre forze e conte nostre idee di prodotto innovativo“.

Luca Bonato imprenditore Eurogielle

Prima una necessità economica quindi?Non solo, dobbiamo mettere sullo stesso piano la necessità di un bene divenuto primario, quale le mascherine e l’opportunità di convertire un settore industriale bloccato improvvisamente quale il mondo dell’automotive. Appena il governo ha pubblicato la normativa e le facilitazioni alla conversione delle proprie produzioni in quella di emergenza per le mascherine filtranti; non ho esitato un attimo a riprogettare l’intera nostra produzione“.

La confezione della mascherina filtrante monouso Sivento di Eurogielle

In quanto tempo è riuscito a trasformare la filiera produttiva?:Praticamente in un fine settimana: da Venerdì a Domenica modificando i macchinari e implementandoli; con altre attrezzature reperite sul mercato. E il lunedì successivo abbiamo dato inizio alla prima piccola produzione, testando macchinari, materiali e tempistiche ottimizzando i componenti ed accessori“.

Sembra Sig. Bonato sia stato facile, descritto così!: ” Si così sembrerebbe! Ma personalmente le mie giornate sono diventate di 24 ore praticamente quasi senza riposo; in cui la notte è divenuta laboratorio di prove incredibili e tentativi ambiziosi di ottenere un prodotto di qualità e con numeri produttivi interessanti. L’unico vantaggio reale, per questo tipo di impresa; è stata la mia ampia conoscenza dei materiali filtranti, e in questo non nascondo, la mia personale soddisfazione. La nostra mascherina filtrante è un ottimo prodotto“.

Numeri produttivi interessanti ed in continuo miglioramento!

Sig. Bonato parliamo di numeri, in termini produttivi quale è attualmente la vostra capacità; in numero pezzi?: ” Questo dato è in continua evoluzione; attualmente al giorno produciamo 50.000 mascherine filtranti ma entro fine mese l’obiettivo è 150.000 giorno. Una bella differenza in così poco tempo?: “ Il problema reale è purtroppo l’approvvigionamento dei materiali e degli accessori che compongono la mascherina. I grandi produttori di materiali filtranti europei; da quando è scoppiata la pandemia trattengono i materiali filtranti; principalmente per fornirli alla loro nazione di appartenenza. Senza contare, che risulta difficile persino approvvigionarsi di semplici cordini elastici. Insomma una guerra giornaliera per l’approvvigionamento; vera e propria. Ma che Eurogielle ha risorse e volontà e mezzi per risolvere e standardizzare un prodotto, quale la mascherina; che diverrà nel nostro futuro prossimo, nostro malgrado, di utilizzo quotidiano“.

Fonte editoriale e foto : sito web azienda e pagina Facebook

Coronavirus: impresa adriese già produce migliaia di mascherine ultima modifica: 2020-04-15T08:13:00+02:00 da Doati Marco

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