A molti il nome di Andrea Franzoso potrebbe proprio non dire nulla. Ma se lo cerchiamo su internet, tramite i social network, scopriamo oltre 346.000 risultati su di lui. Molti di questi si riferiscono ad articoli pubblicati su numerose testate italiane ed estere e scritti da prestigiosi giornalisti (Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, solo per nominarne uno). Ma ci sono anche diversi video ed interviste televisive. Persona per bene; uomo coraggioso; eroe di coscienza, è stato definito da molti. Per altri è stato una spia, un traditore. Da pochi giorni è uscito un suo nuovo libro #disobbediente! che presenterà ad Adria, in occasione dell’incontro che si terrà sabato 17 novembre alle ore 17.00, presso il Teatro B. C. Ferrini. In questo articolo cerchiamo di conoscerlo meglio.
C’è un prezzo da pagare se non si vuole avere un prezzo
Così recita il sottotitolo del suo primo libro, Il Disobbediente, che racconta le vicende lo hanno portato agli onori delle cronache. Andrea Franzoso ha avuto il coraggio di denunciare gli illeciti del capo ma per questo ci ha rimesso il suo lavoro.
La vita movimentata di un ex liceale di Adria
Nato 41 anni fa a Cavarzere (VE), ha frequentato le scuole superiori proprio nella nostra città, conseguendo la maturità al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Adria. In seguito da Adria ha preso il volo ed ha avuto una vita, possiamo dire, variegata e a dir poco movimentata, costellata di tappe che l’hanno portato ad essere l’uomo che è oggi, ma non solo: “le mie scelte, i sentieri che ho percorso, rivelano ciò che io sono„ come dice nel suo libro Il disobbediente Andrea Franzoso. Si è laureato in Giurisprudenza. Ha frequentato l’Accademia militare di Modena, si è congedato con il grado di capitano. Ha trascorso sei mesi in una abbazia trappista ed è stato gesuita per quattro anni. È stato funzionario dell’internal audit di Ferrovie Nord Milano. Attualmente si guadagna da vivere come autore televisivo.
I fatti della dello scandalo
Nel febbraio 2015 Andrea Franzoso è funzionario addetto alla verifica delle procedure presso Ferrovie Nord Milano (azienda a controllo pubblico tramite la Regione Lombardia). Scopre che il presidente utilizza denaro pubblico per propri interessi, un importo di circa 500mila euro. Fra le spese folli c’è veramente di tutto. Franzoso lo segnala internamente, ma gli dicono: lascia stare e fatti gli affari tuoi. Anzi, gli viene prospettato un avanzamento di carriera, se fa finta di niente, se si piega, se accetta di trarre profitto da ciò che ha scoperto. Ma Andrea non ci sta. Decide di presentare un esposto alle forze dell’ordine. Parte allora un’inchiesta della procura di Milano per peculato e truffa aggravata: il presidente è costretto a dimettersi ed è rinviato a giudizio. Franzoso, invece, subisce ritorsioni e un trasferimento in un altro ufficio, senza più alcun compito di controllo, e con poco o nulla da fare. Attorno a lui si fa il vuoto: i colleghi gli voltano le spalle e lo evitano. Infine, perde il lavoro. La sua carriera è distrutta.
Vattene dall’Italia
Persino il padre gli consiglia di andarsene, di non restare in Italia. Si sente in colpa per aver inculcato nel figlio l’onestà, l’integrità e la correttezza, di fronte ai soprusi ed alle difficoltà che è costretto ad affrontare. Ma Andrea Franzoso il disubbidiente sceglie di restare. Anche per questo, per dimostrare quanto è grato a suo padre, “perché è per merito dei suoi insegnamenti se ho conservato la dignità e la libertà„ ha incominciato a scrivere. Come dice nel libro:“Ho capito che era importante che io spiegassi le ragioni e il senso della mia scelta: in tal modo, forse, avrei potuto essere d’aiuto ad altri.„ Infatti ha dichiarato che: “Scopo del libro non è tanto la denuncia. Il focus del libro è un altro. Il mio vuol essere un libro contro la paura. In un paese dove ci si lamenta troppo, in paese spesso rassegnato. Si pensa che tanto le cose non cambiano, che tanto non serve a niente. No non è così. Quello che è successo a me è accaduto a tante alte persone. Io voglio mostrare quello che è stata la mia risposta, la strada che ho scelto, che mi ha reso libero.„
Il 12 ottobre 2017 il libro Il Disobbediente è stato presentato nella Sala Koch di Palazzo Madama (video). Con intervento dell’allora Presidente del Senato, Pietro Grasso. Tra tante difficoltà anche degli sviluppi inattesi. La vicenda di Andrea Franzoso, come dicevamo all’inizio, ha avuto ampio risalto sui media, ha interessato l’opinione pubblica ed ha movimentato un dibattito legislativo che ha portato ad avere anche in Italia una legge per il whistleblower. Il termine, in lingua inglese, identifica chi denuncia alle autorità attività illecite o fraudolente all’interno del governo, di un’organizzazione pubblica o privata o di un’azienda. In Italia questa tutela ancora non esisteva. Ora è contenuta nella Legge n. 179 del 30 novembre 2017 Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
Essere onesti è la vera rivoluzione
Questo sottotitolo de #disobbediente! il nuovo libro di Andrea Franzoso, a cinquantanni dal 68′ sottolinea che l’urgenza di rivoluzione non è mai finita “perchè c’è chi non si arrende e porta nel cuore una esigenza di giustizia che attende una risposta.„ Lo scorso 5 novembre 2018, Andrea Franzoso ha presentato la sua nuova pubblicazione a Roma, alla Camera dei Deputati.
I giovani hanno bisogno di testimoni, più che di maestri
Il disobbediente Andrea Franzoso viene spesso invitato nelle scuole per parlare con i ragazzi. Contro la rassegnazione, di chi pensa che tanto le cose non cambiano, e “contro la paura che è l’arma principale dei bulli e dei prepotenti: senza la nostra paura loro non sono niente.„ Porta un messaggio positivo, di speranza e di certezza: da un gesto buono uscirà il bene. Che dire? Bentornato ad Adria, Andrea.