La guerra nei cieli del delta: gli aerei perduti nel polesine sono più di 80

itAdria

LO SAPEVI CHE STORIA

Aerei Perduti in Polesine: gli appassionati ricercatori ne contano oltre 80

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Aereo che precipita

Potremo definirla una passione stravagante, ma invece l’Associazione Aerei Perduti Polesine che abbiamo avuto modo di ospitare in redazione di itAdria.it, nella persona di Luca Milan, (Istruttore di volo e presidente dell’associazione),  ha suscitato la nostra curiosità. La quantità di aerei  che durante le loro missioni sono precipitati nel nostro territorio polesano e deltizio risultano notevoli. Dal 1943 al 1945 i numeri indicati parlano di 87 velivoli, di cui ben 9 bombardieri. Andiamo allora a conoscere il prezioso lavoro dei ricercatori e degli storici che hanno ricostruito in questi anni quel che accadde in Polesine durante la seconda guerra mondiale.

Il delta del Po crocevia per i bombardamenti di Milano, Brennero, Padova, Verona

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-formazione aerea

Aerei Perduti Polesine-Formazione aerea nei cieli del Polesine

Il nostro delta è riconosciuto dagli aviatori quale porta di entrata per la pianura padana, come se il delta stesso fosse stato un enorme cartello stradale. L’aviazione alleata della 15th Air Force aveva base operativa in Puglia dal Gennaio 1944: da qui infatti decollarono i bombardamenti diretti verso la Germania o i centri industriali quali Milano, Verona oppure il Brennero. La loro rotta si manteneva al centro dell’Adriatico, in modo da essere lontani dalle contraeree nemiche. Ma una volta giunti all’altezza del nostro delta del po erano costretti a lasciare il mare per addentrarsi sul suolo nemico.

Colpiti dalla contraerea e danneggiati gravemente

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Aereo Precipitato nel delta

Aerei Perduti Polesine-Bombardiere precipitato nel delta

Al ritorno delle loro missioni, molti bombardieri colpiti dalla contraerea e danneggiati gravemente trovavano il territorio del delta, le sue ampie campagne e i canali circostanti quali luoghi ideali per effettuare tentativi di atterraggio: questi territori infatti, per la sua conformazione, era adatto per fornire riparo e protezione agli equipaggi nella speranza di un recupero o trovare aiuti che permettessero loro di ritornare alla propria base. Questo è il motivo principale, ci ha spiegato Luca Milan dell’alto numero di aerei precipitati o ammarati nel nostro territorio.

Lo scopo dell’Associazione Aerei Perduti Polesine

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Scavi per ritrovamento aereo

Scavo nel luogo di ritrovamento di aereo

Lo scopo precipuo dell’associazione è quello di censire gli aerei precipitati per cause belliche e raccontare le storie che si celano dietro ogni singolo episodio che ha visto protagonista un velivolo ed il suo pilota, indipendentemente dal paese di appartenenza. Ad uno studio accurato e profondo del materiale archivistico dell’epoca si aggiunge il tentativo di salvare e salvaguardare le testimonianze locali di chi fu spettatore di quel drammatico evento che rappresenta la caduta di un aereo.

Interviste e Racconti

Attraverso interviste e racconti, l’associazione raccoglie i ricordi di persone che portarono in salvo il pilota o l’intero equipaggio fornendo loro protezione ed aiuto, anche a costo della loro stessa vita. L’attività di Aerei Perduti Polesine è dunque quella di ricomporre un enorme puzzle formato da avvenimenti e dai ricordi delle persone in modo da incastrare sapientemente ogni singolo pezzo, fino a trovare la località esatta dove precipitato l’aereo ed eventualmente, effettuare sondaggi sul terreno per recuperare quello che resta del veicolo.

Le modalità di ricerca degli avvenimenti bellici  e delle località

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Pezzo di aereo ritrovato

Aerei Perduti Polesine- Rottami di aereo ritrovati

Le modalità di lavoro dei ricercatori, una decina attualmente gli iscritti all’associazione, sono rigorosamente di carattere storico e documentaristico: partendo dallo studio dei dati ricavati all’interno degli archivi degli alleati, tedeschi ed italiani si passa alla comparazione delle informazioni ottenute dalle persone. Quindi il collante risulta essere proprio la testimonianza  di chi visse i bombardamenti magari ha perso  amici e congiunti  ottenendo così il quadro totale di quello che fu la guerra aerea nel Polesine e nel Basso Veneto.

Ma i cieli polesani furono anche teatro di duelli aerei

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Aereo precipitato

Il Po, l’Adige ed il Canalbianco furono al centro di duelli aerei la cui memoria è stata tramandata fino ai nostri giorni dai nostri nonni. Le battaglie aeree più imponenti iniziarono nel Dicembre 1943 e terminarono solamente nei primi giorni di Aprile 1945. In tutto il Veneto furono oltre 40. Videro per protagonisti i Me109 della Luftwaffe che si trovarono a confrontarsi con i caccia di scorta alleati. Duelli non certo pari, considerata l’enorme produzione di caccia da parte delle forze americane, ma che rimasero nella memoria di chi vi assistette per l’imponenza e la loro spettacolarità.

E poi c’erano i Pippo

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po- Bombardieri Leggeri

Mentre di giorno imperavano le formazioni di bombardieri pesanti e di caccia, la notte era prerogativa di bombardieri medi e leggeri. Solitari, solcavano i cieli in cerca di bersagli: tutti li chiamavano Pippo. Protetti dall’oscurità seminavano il terrore tra la popolazione poiché i loro obiettivi erano imperscrutabili. Bastava una fioca luce e Pippo avrebbe sganciato il suo carico di morte.

Incapace di distinguere se quel lume potesse essere un obiettivo militare o civile. Sono 9 i Pippo precipitati in Polesine, quasi tutti in prossimità del fiume Po essendo, i ponti, le chiatte ed i traghetti, bersagli primari. Anche se la loro migliore arma di difesa era l’oscurità, proprio questa prerogativa rappresentava anche una seria minaccia per i suoi equipaggi. Se colpiti dalla contraerea, era pressoché impossibile effettuare atterraggi di emergenza non essendo possibile identificare nella notte spazi sufficienti per atterrare. Gli equipaggi di Pippo erano consapevolmente condannati a morte qualora il loro aereo fosse stato colpito.

Curiosità sugli aerei caduti e non ritrovati

Aerei Perduti Polesine la guerra aerea nel delta del po-Motori di aereo

Arei Perduti Polesine-Motore di aereo ritrovato

Ci racconta Luca Milan che i velivoli una volta precipitati, essendo in alluminio, venivano letteralmente depredati dalla popolazione locale. Il materiale raccolto era poi trasformato in pentole, posate, stufe e contenitori d’acqua (ottenuti da bombole di ossigeno). La vendita dell’alluminio e del motore era inoltre fonte di guadagno.  Qualcuno vendendo ciò che rimaneva di un Spitfire, riusciva a comprare tutti mobili di casa. Quando un aereo precipitava, il materiale di cui era fatto rappresentava un’autentica miniera letteralmente caduta dal cielo.

Un libro racconterà tutto questo

Lo studio di tutti gli aerei precipitati in Polesine ha portato alla scrittura del libro. Aerei Perduti Polesine 1943-1945 nel quale si raccontata la storia di ogni singolo velivolo e del suo equipaggio. Frutto di 4 anni di ricerca e studio, racchiude storie di coraggio e paura. Ridà voce e volto ai piloti che si resero protagonisti della guerra aerea in Polesine. La stampa è prevista entro il 2019.

Si ringrazia Luca Milan e l’associazione Aerei Perduti Polesine per la collaborazione e per le immagini fornite.

Aerei Perduti in Polesine: gli appassionati ricercatori ne contano oltre 80 ultima modifica: 2019-02-20T09:00:59+01:00 da Doati Marco

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