Sono questi, giorni particolarmente intensi per la sanità italiana. L’epidemia di Covid-19, sta cambiando i rapporti sociali e mette a dura prova le strutture sanitarie; in particolare Medici ed infermieri dei nosocomi del belpaese. Il desiderio di ribaltare la situazione epidemica, assieme alla richiesta di organizzazione specifica nel fornire adeguata assistenza a tutti è l’obiettivo principale della tanto criticata sanità pubblica; ma ora quanto mai indispensabile nel darci una prospettiva positiva alla risoluzione. Il Polesine non è escluso ovviamente; ma può contare in più su volontari motivati e professionali, che militano nell’oramai ultra secolare Associazione Croce Verde di Adria.
Croce Verde: punto di riferimento ed assistenza da oltre un secolo. Una tenda speciale messa a disposizione presso P.S. di Rovigo
A supporto di quanto anticipato precedentemente, la notizia di questi giorni che per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, i volontari della Croce Verde di Adria hanno installato una tenda riscaldabile, al fine di predisporre un triage dedicato per chi accede al Pronto Soccorso. Selezionando in questo modo le situazioni più a rischio di contagio, da altre di normale, ma urgente accesso sanitario.
Una tenda che ha la particolarità; di avere un’entrata ed una uscita specifica che permette una reale selezione delle patologie. La Croce Verde adriese inoltre a messo a disposizione i propri volontari per le necessità, di supporto sanitario; che la direzione generale dell’ Ulss 5 possa ritenere utili.
Corsi e ricorsi storici da oltre 100 anni protagonista nell’assistenza sanitaria
Nata proprio nel 1911 nel pieno dell’epidemia di colera buona parte dell’Italia, in cui il territorio adriese fu colpito duramente con 52 casi accertati e 28 morti. Nell’occasione venne aperto un ospedale d’isolamento in Via San Pietro Basso di Adria, essendo la struttura ospedaliera di allora insufficiente a contenere ed assistere tutti i pazienti che avevano contratto la malattia.
Allo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà nell’assistenza un gruppo di giovani volontari si dedicò al trasporto delle persone contagiate verso i luoghi di cura; servendosi di tutti mezzi che risultassero adeguati. Il coraggio di questi giovani; nonostante la possibilità di contagio è parte della importante storia di questa associazione. Quindi fin dalla sua nascita. Questi giovani erano guidati da Pietro Baseggio; cancelliere della Pretura di Adria. Con le loro barelle improvvisate rispondevano al grido di aiuto di quanti avevano bisogno di assistenza e trasporto. In quella terribile epidemia di colera.
Associazione di Pubblica Assistenza Croce Verde: oltre 100 anni di servizio alla comunità
Al termine di questa dolorosa ma significativa esperienza di assistenza alla comunità, i giovani volontari hanno deciso di proseguire l’attività fondando nel 1911 appunto l’ Associazione di Pubblica Assistenza “Croce Verde”. Questi splendidi giovani; si sono prodigati nell’assistenza tra ben, due guerre mondiali e la grande alluvione del 1951 del nostro Polesine.
Ora questa associazione è punto di riferimento per la sanità nel Delta e non solo. In una moderna sede operativa nel centro di Adria ha il suo punto logistico e amministrativo. Con moderne attrezzature fornisce i trasporti ad enti ospedalieri. Fornisce assistenza tramite ai propri volontari, fornendo i servizi essenziali sulle spiagge polesane, con ambulatori mobili e attrezzati per il pronto soccorso. Formazione e aiuto; in iniziative di salvaguardia della salute.
Nei giorni del coronavirus, anche grazie all’impegno e al grande cuore della Croce Verde, che nel tempo ha sempre dimostrato; ci sentiamo un po’ più sicuri e certi che questa epidemia possa diventare solo un ricordo.
fonte editoriale: pagina Facebook Croce Verde- Numero Unico Pro Loco Adria 2011 – foto sito Croce Verde
