Macchine idrovore: testimoni di uno stretto legame con l'acqua

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PERSONAGGI STORIE

Il territorio del delta e la rete di idrovore nel parco: la loro storia e importante funzione

macchine idrovore la loro storia-Cavanella Po

La zona di Adria e del territorio polesano è stata fin dal 1500 oggetto di opere di prosciugamento idraulico. A questo scopo nell’Ottocento vennero introdotte le macchine idrovore che, ad Adria, bonificando i terreni, riversavano le acque di scarico nel Canal Bianco. Ad Adria avevano sede il Consorzio Baricetta (istituito sotto la Repubblica Veneta), il Consorzio Santi Pietro e Paolo (non è nota la data di fondazione anche se i primi documenti sono del 1600).  E ancora il Consorzio Valli d’Adria e Amolara (istituito sotto la Repubblica Veneta). Il Consorzio Campagna Vecchia Inferiore aveva sede a Rovigo ma comprendeva anche territori di Adria e alcuni terreni dei Consorzi di Baricetta e S. Pietro e Paolo.
(Bibliografia: Regolar l’acque: gli archivi. Dei Consorzi di bonifica di G. Bonfiglio – Dosio – C. Covizzi – C. Tognon)

macchine idrovore la loro storia- Amolara

Veduta dell’Idrovora di località Amolara detta di Campagna Vecchia (ora Museo adiacente al Ristorante Alloggio Ostello Amolara)

I sistemi di asciugamento meccanico dell’Ottocento

Le idrovore a vapore erano molto diverse da quelle cui oggi possiamo vedere nel nostro territorio.
Consistevano in macchine fisse o mobili, trainate, all’inizio da cavalli. Le macchine idrovore mobili, dette locomobili, sostituirono quelle fisse dopo la seconda metà dell’Ottocento. Esse vengono utilizzate anche per l’irrigazione delle risaie (coltura adatta a terreni semipaludosi) e alla trebbiatura del riso. Nella metà dell’Ottocento si discusse a lungo relativamente al miglior metodo da adottare per l’asciugamento meccanico del territorio. Dopo l’abbandono delle pompe Jaquart risultate poco efficaci e costose, i due sistemi più valutati erano considerati il turbine e la ruota olandese o a schiaffo.  Il primo sistema era appoggiato dall’ing. Schlegel di Milano e dal prof. Botter di Ferrara. Il secondo venne diffuso dall’ing. Cesare De Lotto anche in vari Consorzi del Polesine (tra cui Valli d’Adria). I turbini, vengono usati, invece, nei Consorzi Campagna Vecchia, Santi Pietro e Paolo e Vallona.

(Bibliografia: Fra terra e acqua: L’azienda risicola di una famiglia veneziana nel Delta di A. Lazzarini)

Tra i produttori di macchine idrovore anche la ditta Zangirolami di Adria

Tra i maggiori produttori di macchine idrovore vi erano gli Strudthoff di Trieste insieme con i milanesi Schlegel. Erano noti, poi, i Neville di Venezia, i Benech di Torino e gli Ansaldo di Genova. Non meno rinomata, però,  era  la ditta Giacomo Zangirolami di Adria, costruttrice di macchine idrofore  presentate con notevole successo alla mostra provinciale di Rovigo del 27 novembre del 1877. Alla mostra la Zangirolami espose a turbine a pompa idrovora, tre locomobili, una intelaiatura per ruota idrofora e turbine e una ruota idrofora a schiaffo. La ditta passa successivamente in proprietà all’Officina Meccanica Nicola Cordella.

(Bibliografia: L. Contegiacomo, La meccanizzazione nei consorzi padani e polesani dal vapore alla elettrificazione, in La bonifica tra Canalbianco e Po, vicende del Consorzio Padano-polesano, Rovigo, Minelliana, 2002)

macchine idrovore la loro storia-Carta intestata

Carta intestata della Ditta Cordella di Adria

I conduttori delle macchine idrovore

Per la Condotta dei generatori a vapore vi erano delle norme che indicavano i requisiti richiesti. Bisognava avere 18 anni compiuti.  Essere dotati di moralità, buona condotta e idoneità fisica.  Inoltre era necessario possedere il certificato di abilitazione per il tipo di generatore corrispondente. Tra i conduttori patentati adriesi si ricordano i signori Giuseppe Crepaldi , Alfredo Bocchi, Adone Benvenuti.  Quest’ultimo è destinato all’idrovora appartenente al Consorzio Santi Pietro e Paolo. Si trasferisce, quindi, con la famiglia presso l’edificio di proprietà del Genio Civile posto in via Cairoli, nell’antico Borgo di San Pietro. Benvenuti per il suo lavoro riceveva in cambio solo l’alloggio.

macchine idrovore la loro storia- turbina

Interno del Museo Septem Maria ex idrovora

Per mantenere la famiglia Benvenuti doveva fare il fabbro e lo stagnino realizzando stufe, cucine economiche, “parigine” (stufe piccole e rotonde). Chi l’ha conosciuto lo ricorda sempre vigile vicino alla macchina idrovora che assomigliava ad una locomotiva, che teneva lucida e pulita. Con la crisi del carbone  la macchina a vapore fu sostituita da una macchina a scoppio prodotta dalle Officine Cordella con funzionamento a metano. L’avvento dell’energia elettrica si colloca negli anni ’40.  La macchina venne smessa nei primi anni ’50 e, successivamente, smantellata. Alla  morte di Benvenuti la stampa locale scrisse: Con lui scompare una delle figure più simpatiche e caratteristiche dell’artigianato della zona.

macchine idrovore la loro storia-Articolo giornale

Articolo de “Il Gazzettino” del 10/01/1959

L’idrovora di Campagna Vecchia dal 1998 è un Museo

L’idrovora di Campagna Vecchia Inferiore, in località Amolara di Adria, è affiancata a un edificio di stile neoclassico di metà Ottocento.  Lo stabilimento rinnovato nel 1855,  ha funzionato prima a vapore poi con il diesel e, infine, con l’ausilio dell’energia elettrica fino al 1992. Nel 1855 era diretto da Massimiliano Raule  qualificato come esperto conduttore di macchine a vapore. L’idrovora ora ospita un Museo inaugurato nel 1998 con il nome di Septem Maria Museum. È un museo che ovviamente parla di acque. La denominazione deriva da Plinio che ricorda che gli antichi chiamavano Sette Mari il territorio tra Adria e il mare.  Un grande murale sulla parete interna del salone ristorante (m. 7,30 x m. 4,50), opera del pittore Elvio Mainardi, rievoca la storia della bonifica e dell’insediamento umano nella zona, dalle palafitte all’attuale città di Adria.

Le idrovore del Comune di Adria

Dati ricavati dal sito www.pianificazione.provincia.rovigo.it

1 Cavanella 2 Mazzorno 3 Polesine 4 Chiappara 5 Bellombra V. 6 Bellombra N. 7 P.te Foscar 8 Piantamelon 9 Bottrighe V. 10 Grignella 11 Cà Grimani 12 Voltascirocco 13 Valli di Adria 14 Retratto 15 Cengiaretto

Il territorio del delta e la rete di idrovore nel parco: la loro storia e importante funzione ultima modifica: 2019-03-13T09:00:55+01:00 da Letizia Guerra

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