Fra gli animali del Museo Archeologico di Adria: caccia al reperto - itAdria

itAdria

ARTE COSA VEDERE

Fra gli animali del Museo Archeologico di Adria: caccia al reperto

99374861 2955924117833219 3350572835935354880 N

Lo sapevate che nel Museo Archeologico Nazionale di Adria si possono osservare diversi animali? Alcuni sono ben visibili, altri invece si celano in piccoli dettagli. Sicuramente ogni animale presente nasconde un significato particolare. Queste presenze silenziose possono essere lo spunto per una visita tematica adatta a grandi e piccini. Senza considerare il fatto che in questi giorni al Museo sono comparse delle tracce di lupo da seguire per un percorso veramente speciale che sarà fruibile per i prossimi sei mesi.  Passeggiamo, quindi, insieme, fra gli animali del Museo.

Fra gli animali del museo: scopriamo le civette

Fra i rapaci notturni presenti nel nostro territorio vi è anche la civetta. Nel silenzio della notte, magari, avete riconosciuto, a volte, il suo inconfondibile verso. Le civette del museo, invece, non emettono vocalizzi, ma osservano i visitatori con i loro grandi occhi. Proprio per gli occhi tondi dallo straordinario potere visivo questo animale ha assunto connotazioni divine. Nella ceramica attica, cioè proveniente da Atene, la civetta è un elemento ricorrente. Nell’antica Grecia, infatti, attraverso questo animale si raffigurava la dea Atena. Non a caso il nome scientifico della civetta è Athene noctua.

Acropolis 5426750 1920

La sua immagine si trova in particolare sugli skyphoi cioè delle tazze profonde utilizzate anticamente per bere il vino. Nel Museo Archeologico di Adria se ne può ammirare uno quasi intero dove il rapace in rosso su sfondo nero, di profilo, si vede a figura intera. Gli skyphos come quello di Adria, vengono anche chiamati, indipendentemente dal tipo di decorazione, glàux, ovvero civetta. Atene, nel V sec. a. C, iniziò a produrne in notevoli quantità e ad esportarne fuori dalla Grecia. La decorazione più utilizzata fu proprio una civetta tra due rametti d’ulivo. Questo tipo di skyphos divenne “di moda” tanto da essere esportato nell’intero mondo ellenico. Così arrivo anche ad Adria, presidio greco del nord Adriatico.
Vi invito a guardare il breve video qui sotto in cui la Direttrice Alberta Facchi porta alla scoperta delle civette del Museo.

I cavalli del Museo: dalle decorazioni alla Tomba della biga

L’animale che si incontra con più frequenza al MAN di Adria è il cavallo. Fra le splendide vetrine che offrono al visitatore la visione di ricchi corredi funerari spiccano, infatti, molte immagini di questo animale. Lo troviamo nei frammenti di un cratere attico con il mito di Edipo impresso dal pittore greco Polignoto di Taso. Il cavallo che accompagna Eracle nella dimora degli dei si può ammirare, poi, in una scena su un grande vaso a figure nere che doveva contenere dell’olio profumato. L’occhio, poi, può cadere ancora su una patera decorata a rilievo con quattro carri trainati da quattro cavalli (III sec. A. C.). Vi sfido a contare tutte le immagini che incontrate che raffigurano questo elegante quadrupede!

fra gli animali del museo

Il Museo di Adria è noto per una sepoltura particolare e singolare: la cosiddetta tomba della biga. Osservabile dall’alto e da vicino, costituisce senz’altro una testimonianza del passato davvero affascinante. Si tratta dei resti di tre cavalli con addosso ancora i loro finimenti e di un carro di cui restano alcune parti in ferro. Si è di fronte veramente a una biga o ad una triga? È noto che gli Etruschi utilizzavano carri trainati da tre cavalli. Questo popolo, poi, utilizzava proprio questo animale nella rappresentazione simbolica dell’ultimo viaggio. La sepoltura adriese è stata rinvenuta nel 1938 durante lo scavo della necropoli del Canalbianco ed è databile al III sec. a. C..

Fra gli animali del Museo i cavalli della Tomba della Biga custodiscono ancora molti segreti

In questa sepoltura i cavalli sembrano deposti con particolare cura. L’analisi dei resti ha stabilito che i due animali disposti in coppia sono rispettivamente di un esemplare giovane e di una femmina tra i 10 e gli 11 anni. Quello sul carro, invece, è risultato essere uno stallone di circa 7-8 anni. Questi cavalli hanno una particolarità: sono fra i più grandi ritrovati in Italia riferiti all’epoca a cui appartengono. Gli esperti ritengono, poi, che la loro origine sia orientale. La tomba della biga custodisce ancora l’enigma del destinatario del sacrificio dei tre cavalli e della sua provenienza. In questa sepoltura, infatti, sono presenti elementi di due differenti culture: quella veneta e quella celtica.

Fra gli animali del Museo: Colombe, un asino, un toro, dei delfini, un anatroccolo

Fra gli animali del Museo troviamo anche le colombe. La più nota e ammirata risale alla prima metà del I° sec. d. C.. Essa rappresenta un balsamario in vetro blu, chiuso a fiamma una volta riempito di profumo. Per utilizzare l’essenza si doveva spezzare la coda proprio come è stato fatto dall’antico proprietario della colombina adriese. L’altra colomba del Museo proviene da San Basilio ed è un esemplare di lucerna di bronzo del IV sec. d. C..

fra gli animali del museo

Se siete degli attenti osservatori fra i vari reperti troverete anche dei delfini e un toro. In un’anforetta a figure nere di un corredo di una tomba della necropoli di loc. Cà Cima è raffigurata una fanciulla a cavallo proprio di un quest’ultimo animale. Due splendidi orecchini in oro, poi, sono decorati da una grande testa di ariete con le corna ricurve. Cercate anche un piccolo anatroccolo in ambra. Questo monile proviene da una tomba etrusca. Di fronte alla suggestiva vetrina dei vetri, poi, non potrete non scorgere un boccale dalla bella colorazione ambrata. Esso termina con una testa di animale. Una testa di lumaca o di cerbiatto?

Fra Gli Animali Del Museo

Al Museo sono arrivati i lupi

Attenzione perchè stanno arrivando anche i lupi al MAN di Adria. Per sei mesi il museo si potrà visitare anche attraverso una narrazione originale. Grazie ad un’applicazione, i visitatori che inquadreranno le orme di lupo presenti negli spazi espositivi avranno accesso a contenuti artistici digitali.
È possibile partecipare alle prime due visite guidate a cura di Teatri Off sabato 22 maggio rispettivamente alle ore 15.30 e 16.30. È necessario prenotare allo 0426 21612 poichè i posti sono contingentati.
Orario di apertura del Museo Archeologico: dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 (prenotazione obbligatoria nel week-end)

Fra gli animali del Museo Archeologico di Adria: caccia al reperto ultima modifica: 2021-05-17T08:25:00+02:00 da Letizia Guerra

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x