Il Re Adriano, Adria e il suo carro d’oro. Tra le leggende ed i miti di Adria la città che ha dato il nome al mare Adriatico; vi facciamo conoscere questa interessante storia tramandata da intere generazioni di adriesi. Si tratta di una storia, un mistero che corre lungo l’argine del Po, passa per Adria e arriva nel Delta. Questa la storia dell’Imperatore Adriano, il suo Carro D’Oro ed il suo rapporto con Adria.
Il nome di Adria deriverebbe da Adriano re dei Pelasgi ai quali una leggenda attribuisce la fondazione della città. Secondo la leggenda il cocchio dorato del re sarebbe sepolto sotto il suolo adriese. Il mito fu raccolto dal poeta, oratore ed autore di commedie Luigi Groto detto “il Cieco di Adria” che la narrò tessendo la tragedia “l’Adriana” dalla quale, è stato dimostrato, trasse profonda ispirazione Schakespeare per la stesura del “Giulietta e Romeo”.
Il Re Adriano, Adria e il suo carro d’oro : Secondo Luigi Grotto
Secondo Luigi Groto, infatti il tesoro, consistente in un carro pesantissimo d’oro massiccio, si trova sotto la chiesa della Tomba di Adria, da dove riemerge la notte del solstizio d’estate, la notte magica di S. Giovanni, trainato da due possenti buoi, guidati da un gigantesco carrettiere: “Un [tesoro] ce ne cela dentro al cimiterio / Qui de la tomba, che era del Rè Atrio, / Un carro, e al carro son giunte due coppie / Di buoi. E il caratier, che ‘l regge, e siedevi / Sopra un gigante con una gravissima / Mazza in mano. Ed è tutta questa fabrica / D’oro massiccio. E quella chiesa attornia / Tre volte ogni anno a le più folte tenebre / De la notte, la state a venti quattro di / Giugno”
Adriano nativo di Adria il grande Imperatore Romano
Per Jacopo Zennari, un insigne storico adriese già professore di storia all’Università di Pavia, il grande Imperatore Romano Adriano (76-138 d.C.) si occupò personalmente del riordino amministrativo del municipio adriese, facendosi eleggere “quinquiennale” ovvero magistrato censorio che aveva incarico di verifica dei patrimoni; nonché della condotta morale e civile dei cittadini adriesi. Sempre secondo Zennari questo incarico stava a significare che le cariche adriesi godevano di grande importanza nell’impero.
Pertanto per svolgere tale specifico incarico l’imperatore Adriano, doveva fisicamente essere presente, nel territorio; non quindi solo una leggenda od un mito la sua presenza. L’uomo più potente nel mondo di allora nel 117 d.C. che guarda caso, si chiama Adriano si ritiene perciò sia stato effettivamente ad Adria a svolgere la missione sopra descritta. Lo stesso imperatore doveva nutrire comunque grandi interessi per l’importante città Adriese a quel tempo.
Adria una città piena di storia e di storie da raccontare
Persino il detto in dialetto adriese: ” Caro, te che ghe vole la carossa del Re Adriano per mòvarte?” quando una persona è in ritardo e la si richiama alla puntualità; testimonia il radicamento di questa leggenda nella sua popolazione.
Ma sappiamo anche che l’antica città etrusca nella sua storia ultramillenaria ha molte cose da scoprire. Non ci resta che visitarla e scoprire tutti i suoi monumenti , con i suoi miti e leggende. Buona Visita allora! VisitAdria