Un adriese al vertice del CSI Veneto. È un piacere raccontarvi, in questo pezzo, che l’instancabile impegno profuso dall’adriese Giovanni Cattozzi negli anni alla promozione dell’associazionismo Sportivo provinciale; attraverso il Centro Sportivo Italiano, ha avuto un giusto premio. Questa lunga ed apprezzata esperienza di militanza nell’organizzazione sportiva lo ha portato perciò, all’importante e impegnativa carica di Presidente del Comitato Regionale. La notizia, già circola da qualche settimana negli ambienti sportivi del Veneto, e noi incuriositi e un pò orgogliosi quali adriesi (è uno di noi), lo abbiamo voluto incontrare di persona. Per raccogliere, insomma un pò di sue impressioni; progetti e magari anticipazioni sul prossimo futuro del CSI Veneto.
Un adriese al vertice del CSI Veneto, ma cos’è il CSI?
Il Centro Sportivo Italiano (CSI) è un’organizzazione non a scopo di lucro nazionale, principalmente fondata sul volontariato, riconosciuta quale ente di promozione sportiva ed associazione di promozione sociale che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone ed al territorio.
La missione del CSI è educare attraverso lo sport. Una Risposta ad una domanda di sport qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Promuove lo sport attraverso strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali (quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani).
Ma anche un’attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio “mandato” educativo.
Al fine di generare una proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo, a stimarlo. (fonte editoriale wikipedia)
Un adriese al vertice: le domande al neo presidente del Comitato Regionale Veneto
Cattozzi, allora un premio alla carriera e all’impegno, questa nomina?: “Principalmente credo proprio di si; probabilmente il fatto di essere iscritto dal 1978 al CSI, e di avere militato per tanti anni, ha avuto il suo peso. Un riconoscimento, però tengo a precisare di cui sono infinitamente grato; a quanti hanno voluto propormi come presidente del Comitato Regionale Veneto“. Nominato presidente proprio quando le attività sportive sono praticamente ferme: ” Si è vero, tutte le nostra attività sono ferme. Ma io confido nella nomina di Valentina Vezzali a sottosegretario allo Sport. Credo che ci aiuterà nel poter riprendere, sbloccandole, nei modi ovviamente più sicuri; le nostre molteplici attività”.
Come è organizzato il Comitato Regionale Veneto?: ” La sede del Comitato Regionale Veneto del CSI ora è a Padova; e consta in Veneto di 9 comitati provinciali, che sono: Belluno, Feltre, Legnago, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Nel comitato vi sono 7 consiglieri regionali, 1 presidente ed 1 revisore dei conti“. Cattozzi però il CSI non è proprio una federazione giusto?: ” È similare; ma il CSI promuove una visione dello sport diversa basata sulla morale cattolica con particolare attenzione alle attività dell’oratorio; in quest’ottica ogni singola persona può trovare uno sport adatto alle sue esigenze, cioè un’attività sportiva nella quale si confronta con altre persone di pari capacità tecnica“. I progetti del Comitato Regionale Veneto una volta passata questa pandemia, Cattozzi?: ” Proprio per quanto dicevamo prima, stiamo pensando ad una riproposizione delle attività fra Oratori di tutte le nostre 9 realtà provinciali, in una vera e propria Olimpiade. Capace di rimettere lo sport al centro dell’attività di questi importanti centri educativi per un nuovo inizio, con fiducia nel futuro e della capacità educativa dello sport“.
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