Adria e le invasioni dei Galli nel IV secolo a. C.. Un altro tassello di storia.

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CULTURA STORIA

Adria durante le invasioni galliche del IV secolo a. C.

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Torniamo a parlare della storia della nostra città. L’avevamo lasciata ai tempi degli Etruschi, forse il periodo più ricco e glorioso per Adria e per il suo territorio. Ora, la società etrusca è in decadenza. Perché, già nel 474 a. C., un’alleanza di Focesi, Cumani e Siracusani infligge, nello scontro navale di Cuma, una cocente sconfitta alla flotta etrusca. La battaglia, così, assesta un duro colpo all’influenza politica dei Tusci nell’Italia continentale. L’arrivo degli invasori Galli commina, poi, il colpo definitivo. Ecco Adria e le invasioni dei Galli nel IV secolo a. C..

Adria e le invasioni dei Galli - Orecchio Di Dionisio
Orecchio di Dionisio a Siracusa – foto Fidelity viaggi

La storia di Adria durante le invasioni galliche: la discesa dei barbari

Galli è il nome che i Romani danno ai Celti, abitanti di un territorio che si estende dalla Francia al Belgio, alla Svizzera, ai Paesi Bassi e a parte della Germania. Intorno al IV secolo a. C., scendono in Pianura Padana, venendo a contatto anche con gli Etruschi. Sovrapponendosi ai popoli residenti, dunque, si stanziano in tutto il Nord Italia. Ad Adria arrivano, per primi, i Galli Boi. Il geografo bizantino Stefano, in una sua opera, definisce il nostro capoluogo città dei Boi Celti. E’ la volta, poi, dei Cenomani che, dopo aver conquistato l’area del Mincio, si attestano sui colli Euganei e nel Veneto occidentale. Nel 406 a. C., i Galli Boi si alleano con il tiranno siracusano Dionisio. Ebbene, questi, dopo aver conquistato le coste della Dalmazia e fondato numerose colonie, guida la sua flotta ad assalire gli Etruschi, alle foci del Po.

Adria e le invasioni dei galli Trireme
Trireme – foto RASNA

La storia di Adria durante le invasioni galliche: la battaglia per Adria

Adria e il suo porto, il più grande del mare Adriatico, sono l’ultimo baluardo degli Etruschi nel Veneto orientale. La flotta siracusana, composta da potenti quinqueremi, assedia la città dal mare. Le tribù galliche la circondano da terra. Gli assalti vengono portati in ondate successive. Gli Etruschi cedono e la città, con il suo porto e il suo emporio commerciale, cade in mano agli invasori. Sostiene Lucia Stella, nel suo studio pubblicato da Hoepli in Italia antica sul mare, che la perdita dell’impero marittimo diede il colpo fatale alla potenza e poi alla libertà dell’Etruria Padana. Nel porto di Adria e nella sua laguna, i Siracusani lasciano un presidio di cento navi, che rimane in sito fino alla morte di Dionisio, avvenuta nel 368 a. C.. Adria, dunque, subisce le invasioni dei Galli

Adria e le invasioni dei Galli, guerrieri etruschi
Guerrieri etruschi – foto Thunz

La storia di Adria durante le invasioni galliche: Filisto il navarca

La regione non è pacificata, anzi. La conformazione del territorio aiuta i gruppi di resistenti, che combattono ancora. Dionisio vuole il controllo di Adria. Per la sua posizione strategica, dalla quale può controllare tutte le sue conquiste. Perché il porto e l’emporio commerciale sono funzionali al suo disegno di un impero, con a capo Siracusa. Adria, dunque, è importante per il tiranno. Egli, infatti, destina, quale comandante della flotta e governatore del territorio, l’amico e consigliere Filisto. Il navarca rimane ad Adria dal 400 a. C. circa, sino alla morte di Dionisio. Filisto è un abile politico e militare. Incentiva l’alleanza tra i Siracusani e i Galli Boi. Costruisce importanti opere idrauliche e ripara quelle esistenti. Favorisce industria, agricoltura e commercio. Nella nostra città, Filisto compone le sue Istorie, documento andato perduto e che, forse, conteneva molte risposte che, ancora oggi, andiamo cercando sulla storia di Adria.

Adria e le invasioni dei Galli Guerre Puniche
Guerre Puniche – foto Studia rapido

Lo spirito di Roma

I Galli non influiscono significativamente sulla vita civile ed economica adriese. Piuttosto, sfruttano ciò che è stato costruito dalle culture preesistenti. Ma, questo, non significa, come abbiamo visto sopra, che il periodo della loro dominazione congiunta con Siracusa impoverisca la città. Adria, pur tagliata fuori da alcuni degli antichi mercati, ha contatti commerciali con Este e Bologna. Dionisio la trasforma nel centro del commercio del mare Adriatico. I lavori di bonifica e le opere idrauliche danno slancio all’agricoltura e a tutta la condizione commerciale dell’area. Le guerre puniche fanno sì che la pressione dei Galli Boi sul territorio si allenti. Ne approfittano i Cenomani, alleati dei Veneti e dei Romani. E Adria inizia, così, i suoi rapporti con la Repubblica dei Latini, divenendo una delle prime e più importanti città alleate nel nord est della penisola. Finisce, così, la storia di Adria e le invasioni dei Galli.

Fonte Jacopo Zennari – Adria e il suo territorio attraverso i secoli – edizione 1932

Adria durante le invasioni galliche del IV secolo a. C. ultima modifica: 2019-08-02T08:50:08+02:00 da Enrico Naccari

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