Fagioli: alcune gustose ricette della tradizione popolare di Adria

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La polenta infasolà per la festa dei morti: i fagioli nella cucina della tradizione Adriese

Fagioli

Pare che gli abitanti di Adria abbiano una predilezione per i fagioli. Questi vengono utilizzati in cucina per diverse ricette. Ecco che i primi piatti più diffusi della tradizione erano: la pasta e fasoi e riso alla canarola. La cucina popolare adriese, infatti, non è molto diversa da quella basso polesana che è una cucina sostanzialmente povera. Il riso alla canarola si chiamava così perché era il cibo dei canaroi ovvero dei raccoglitori di canna palustre. Si portava via già cotto, veniva riscaldato prima di essere mangiato ed era un piatto unico a base di fagioli, strutto e riso. Un altro dei piatti principe della tavola dei nostri avi è rappresentato dai fasoi in potacin. Si racconta che la denominazione di questo piatto nel centro di Adria fosse fasoi in tocio, mentre i fasoi in potacin era considerata una preparazione degli abitanti della campagna.

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Il mangiafagioli di Annibale Carracci

La ricetta: Fasoi in potacin

I fagioli secchi si mettono a bagno nell’acqua la sera prima. Con la stessa pentola e la stessa acqua si mettono sul fuoco con sale, pepe e un rametto di rosmarino. Bisogna che si cucinino piano, piano, per due, tre ore e mescolarli. Quando i fagioli sono cotti ci si butta un po’ d’olio e si possono schiacciare con un cucchiaio di legno. Magari ci si possono mettere delle cotiche di maiale e i fagioli si possono lasciare interi (ricetta tratta da dal libro Il fuoco, il piatto, la parola di Chiara Crepaldi – Paolo Rigoni Ed. Minelliana)

Un abbinamento originale: farina di mais e fagioli

I fagioli si prestano ad un singolare abbinamento con la farina di mais (granoturco) creando la polenta infasolà tipica di Adria e della provincia di Rovigo. La polenta infasolà è un alimento molto nutritivo dal sapore deciso che è ben valorizzato se accompagnato da carne di maiale (costine, salsicce, bistecche). Sia la farina di granoturco chiamata farina gialla che i fagioli furono introdotti in Polesine dai veneziani.

Polenta Infasolà

polenta infasolà

Preparazione della polenta infasolà (con i fagioli)

Mettere a bagno la sera precedente, o per almeno 8 ore, i fagioli in acqua fredda con un cucchiaino di bicarbonato. Lavate i fagioli e metteteli in una pentola a lessare con acqua fredda salata con i classici odori e aromi. Si possono aggiungere anche costicine di maiale. Finita la bollitura si levano odori e carne e si mettono da parte i fagioli cotti.  Nel brodo conservato si getta a caldo la farina gialla, mescolando durante la cottura (50 minuti circa). Dieci minuti prima della fine della cottura stessa, si versa una quantità di fagioli interi cotti precedentemente e tenuti in parte. Rovesciare su un tagliere di legno e tagliare rigorosamente col filo.

Polenta Infasolà 3

polenta infasolà tagliata a fette

La polenta infasolà: uno dei piatti della tradizione della Commemorazione dei defunti

È anche uno dei piatti legati alla Festa dei Morti. Infatti la tradizione popolare vuole che in occasione della Commemorazione dei defunti, il 2 novembre, si preparasse la polenta infasolà da offrire a fette ai parenti in visita. I legumi sono strettamente legati al mondo dell’oltretomba, perché, secondo una tradizione antichissima conosciuta anche dai Greci, le anime dei defunti risiederebbero nei baccelli delle leguminose.

La polenta infasolà per la festa dei morti: i fagioli nella cucina della tradizione Adriese ultima modifica: 2018-10-24T17:25:57+02:00 da Letizia Guerra

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