Nella città della Musica, come è conosciuta Adria per la sua tradizione artistica musicale ricca di artisti lirici di fama internazionale, con i propri famosi teatri quali: il Comunale ed il Ferrini, non poteva certo mancare tra le mura della maestosa cattedrale dei Santi Pietro e Paolo uno strumento gigante, in potenza e dimensioni. Strumento musicale quindi degno di esaltare l’importanza e la responsabilità di reggere la città quale Diocesi e feudo vescovile. Nei secoli passati l’organo inoltre era l’unico strumento da usarsi in chiesa ed è da sempre considerato l’essenza della sacralità nella musica.
Organo del 1600
La tradizione organistica nei secoli della cattedrale
Uno studio sulla tradizione organistica adriese risale solo al 1987 da parte dello storico, illustre organista e compositore Mons. Luigi Pieressa (1944-1993), membro del Capitolo della Cattedrale. Attraverso le sue ricerche documentali risalì con certezza all’anno 1527, epoca in cui si ha la prima notizia dell’elezione di un organista da parte del Capitolo. Questo conferma con certezza che, a partire da quella data, la cattedrale fu dotata di un organo a canne. Sappiamo anche che il primo organista certo, fu il maestro Baldissera nella storia della cattedrale, ed aveva una nomina triennale, con un salario annuo di 11 ducati. L’importanza del compito di organista nella cattedrale della diocesi confermano che, nonostante i bassi salari percepiti, il posto non risultò mai vacante. Il prestigio di suonare nella chiesa maggiore della diocesi ricompensava da solo la scarsa retribuzione.
Cantorie di destra dotate di 1300 canne
Cronologia storica della costruzione degli Organi in Cattedrale
1527 primo organo a Canne della Storia; 1576 secondo organo, ma danneggiato seriamente nel 1590 a causa di un «fulmine caduto sulla torre e parte della chiesa» e che causò l’uscita dai registri di tutte le canne, restaurato poi nel 1602; 1754 fu stipulato un contratto per la costruzione di un nuovo strumento; 1799 con 60 ducati d’argento si fece ricostruire l’organo gravemente usurato; 1922 l’antico organo Callido fu sostituito da un Balbiani che dopo un decennio era già fuori uso; 1932 fu sottoscritto l’impegno di 100.000 lire (170 milioni di euro v.c.) per un nuovo organo; 1957 importante ristrutturazione: in quell’epoca fu trasformato da pneumatico in elettrico e diviso in due corpi sonori, una da 1700 canne e una da 1300 canne, per un totale di tremila canne; 1985 importante intervento per logoramento dello strumento; 2010 ultimo restauro completo dello con aggiornamento tecnico di strumento e delle canne.
Cantorie di sinistra dotate 1700 canne
Un delitto irrisolto dal 1589: l’omicidio del frate guardiano e organista della cattedrale
Esattamente il 24 Dicembre del 1589 il guardiano del Convento dei Cappuccini alla fontana, padre Pandolfo, organista della cattedrale, rimase atteso invano dal vicario Mons. Riviera per l’animazione della Messa Solenne. Preoccupato per il ritardo, il prelato mandò una persona al convento per conoscere i motivi della improvvisa assenza. Qui seppe che il frate era stato ucciso in via Terra Nova con un colpo partito da un archibugio mentre si recava a compiere il suo servizio in Castello. Ma non si è mai scoperto il vero motivo del delitto