Attenti al lupo, una narrazione digitale all'Archeologico di Adria - itAdria

itAdria

MITI E LEGGENDE STORIA

Attenti al lupo, una narrazione digitale all’Archeologico di Adria

Whatsapp Image 2021 05 23 At 08.56.04(1)

Finalmente i lupi (e non solo) hanno varcato la soglia del Museo Archeologico Nazionale di Adria! Come anticipato la scorsa settimana ci sono nuovi ospiti a 4 zampe al MAN. Fra i vari animali che si incontrano nelle ricche vetrine il visitatore dovrà trovare i nuovi arrivati. Per ora sono sei e sono il mezzo per effettuare un percorso speciale e originale. È tutto molto semplice. Basta scaricare l’applicazione Museum Alive (quella colorata) e inquadrare l’immagine. Si aprirà una presentazione in realtà aumentata e in più si potrà accedere a delle informazioni aggiuntive. Vi assicuro che tutto ciò è veramente accattivante. Provare per credere e… attenti al lupo!

Markers

Attenti al lupo: il progetto che vi accompagna nei musei, raccontandovi suggestive narrazioni

Sabato scorso, presso il Museo Archeologico di Adria, è stato presentato dalla direttrice Alberta Facchi il progetto Attenti al lupo. Pierantonio Rizzato, responsabile produzione di TOP – Teatri Off Padova, ha sottolineato l’importanza di questa proposta. Due realtà, il teatro e il Museo, così colpite dalla pandemia, trovano ora una via comune per la ripresa. Il progetto unisce, infatti, le realtà museali di Adria, Este e Fratta Polesine. Sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Eventi culturali 2020”, Attenti al lupo punta all’innovazione digitale. L’offerta si arricchisce, quindi, di una nuova modalità di visita dei musei, luoghi che custodiscono storie che si prestano a suggestive narrazioni. Il progetto gode del partnerariato della Direzione regionale Musei del Veneto e della collaborazione con l’Associazione Studio D.

Attenti Al Lupo Presentazione

Una leggenda di Strabone, il filo conduttore del progetto

Perchè proprio i lupi? Strabone, storico e geografo greco, lascia ai posteri un’antica leggenda. Egli narra di un tale, conosciutissimo come garante, che un giorno si imbatté in alcuni cacciatori che avevano catturato nelle reti un lupo. Questi dissero al tale che, se avesse fatto da garante per i danni del lupo, avrebbero sciolto la bestia. Egli accettò la proposta. Il lupo così liberato portò alla stalla del suo garante un branco di cavalle sulle quali non appariva alcun marchio di proprietà. Il tale, allora, stampò sulle cavalle l’immagine di un lupo e le denominò lupifere. Queste erano abili nella corsa e di singolare bellezza. I suoi discendenti conservarono sempre quel marchio e quel nome. Non vollero, mai, inoltre, vendere alcuna delle loro cavalle, in modo che appartenesse solo a loro quella razza genuina, che divenne famosa in quei luoghi.

Cavalli Veneti

La leggenda di Strabone si riferisce aIla fama dei cavalli dell’antico popolo dei Veneti, considerati come un animale sacro. I destrieri Veneti erano ambitissmi. I Romani li utilizzavano per la loro cavalleria militare, mentre i Greci li ricercavano per le gare che si disputavano durante le Olimpiadi. Si narra che addirittura il tiranno Dionisio I da Siracusa per il suo allevamento personale volesse i magnifici cavalli veneti. Secondo una leggenda diffusa in epoca romana e riferita allo storico Erodoto, i Veneti altri non erano che gli Eneti, popolazione dell’Asia Minore. Essi parteciparono alle guerra di Troia contro gli Achei. Dopo la sconfitta fuggirono guidati da Antenore, approdando sulla costa veneta dell’Adriatico.

Lupi e cavalli nei Musei di Adria, Este e Fratta Polesine: un viaggio fra le meraviglie dell’antica memoria

Le piu antiche notizie di origine letteraria relative all”Alto Adriatico si riferiscono al commercio dei cavalli da corsa. Nel VII secolo a. C. il poeta greco Alcmane paragonava la spartana Agido a un cavallo veneto. Sembra, poi, che Leone di Sparta vinse la gara delle quadrighe nelle Olimpiadi del 440, correndo con cavalle venete.
Il lupo all’origine dell’allevamento di questi rinomati cavalli, si collega a quanto raffigurato su una coppa rinvenuta a San Basilio conservata al Museo di Adria. Per il Museo di Fratta, invece, la connessione con i temi della leggenda è da intendersi nel lupo come simbolo dell’ignoto e della natura talora ostile. Questo museo ci parla del villaggio di Frattesina che sorgeva sull’antico Po di Adria. Frattesina costituisce uno dei più antichi centri del Polesine con relazioni commerciali con il Nord Europa e il Mediterraneo. Gli abitanti probabilmente si vestivano con le pellicce dei lupi che cacciavano.

Attenti Al Lupo Realtà Aumentata

Il legame con il Museo di Este, invece, sta nel fatto che questo è il museo dei Veneti antichi. Nel Museo Nazionale Atestino sono conservati morsi e bardature in bronzo, spille decorate con cavalli in miniatura e cavallini con e senza cavaliere che provengono da tombe e santuari.
A questo punto non vi resta che seguire le tracce dei lupi e dei cavalli nei tre Musei in un viaggio fra le meraviglie dell’antica memoria del Veneto antico.

Altri articoli per approfondire i vari progetti del Museo:

Attenti al lupo, una narrazione digitale all’Archeologico di Adria ultima modifica: 2021-05-24T08:26:00+02:00 da Letizia Guerra

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x