Da sempre il Bassopolesine ha una passione e un amore sfrenato per il gioco del calcio. C’è una frase in particolare che sottolinea tutto ciò: “semo cresù magnando pan e balon” (siamo cresciuti mangiando pane e pallone). Niente di più vero visto che il nostro territorio da Adria al mare è sempre riuscito in ogni tempo a sfornare talenti calcistici. Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese.
Negli ultimi tempi a tenere alto il nome del Polesine è un allenatore. Chi ci rende orgogliosi è Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese. Nonostante Mister Gotti sia da tempo nello scenario calcistico nazionale ed europeo dalle nostre parti a molti risulta ancora uno sconosciuto. Crediamo sia doveroso dare risalto ad una nostra eccellenza tutta Bassopolesana.
Luca Gotti, un Bassopolesano in serie A: l’uomo e il calciatore
Gotti nasce ad Adria il 13 settebre 1967 ma nonostante venga classificato come Adriese dall’anagrafe, egli è orgogliosamente “Contarinante”. Infatti Luca cresce tirando calci al pallone in quella che oggi giorno chiamiamo “Porto Viro”. Egli da giocatore si è fatto onore nella squadra locale di allora il “Contarina” dalla metà degli anni ottanta sino ai primi anni novanta assieme al papà Dino allenatore. Nella stagione 1990-91 Luca si trasferisce al San Dona’ dove vince il campionato nazionale dilettanti e fa il salto tra i professionisti. Nella stagione 1994-95 milita in serie C2.
Nel frattempo egli non disdegna gli studi tanto che oltre la laurea in Scienze Motorie negli anni successivi conseguirà anche la laurea in Pedagogia. Le successive tre e ultime stagioni prima di ritirarsi dal calcio giocato le gioca con il Caerano San Marco squadra trevigiana.
Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese: la carriera da allenatore
Gli inizi
E’ la stagione 1998-99 l’inizio dell’ascesa come allenatore per Luca. Infatti egli è chiamato ad allenare le giovanili del Milan e l’anno successivo quelle del Montebelluna. Poi un esperienza nella serie D con la Pievigina sino ad arrivare al Bassano per tre stagioni alla corte di Renzo Rosso patron della Diesel. A Bassano ancora lo ricordano con affetto non solo come allenatore ma anche come uomo. Qui esce tutta la signorilità del signor Gotti che dopo esser stato esonerato scrive una lettera di ringraziamento alla società e ai tifosi per gli anni splendidi trascorsi assieme.
Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese: Le Panchine di lusso
Eccolo allora come allenatore della Primavera della Reggina, nelle stagioni 2004-05 e 2005-06. Nel 2006 la grande chiamata è il nuovo allenatore della Nazionale di calcio dell’Italia Under-17. Spiegò così Gotti la sua avventura azzurra:”Inizio un lavoro con esigenze specifiche diverse e che per ora fatico a prevedere, e magari le trasferte saranno a Mosca o Buenos Aires invece che a Napoli o Palermo, ma credo mi consentirà comunque di passare più tempo a casa, con chi amo, rispetto al recente passato, in definitiva ora i miei impegni li decido io…”
Gli esoneri
Esaurita la travolgente esperienza in nazionale Luca da luglio 2008 a febbraio 2009 è al Treviso, in Serie B, venendo esonerato a causa dell’ultimo posto in classifica, e in seguito richiamato retrocede anticipatamente in Prima Divisione.
Il 25 giugno 2009 diventa allenatore della Triestina che allena solo per 8 gare. Purtroppo anche qui non si ha la pazienza che il suo lavoro dia i frutti sperati. La squadra, tra metà settembre e i primi d’ottobre è in zona retrocessione, Gotti viene esonerato.
Allenatore in seconda
Negli ultimi giorni del 2010 Gotti diviene vice allenatore di Roberto Donadoni al Cagliari, ruolo che ricopre fino ad agosto 2011 quando il presidente Cellino esonera l’allenatore bergamasco e il suo staff. Nel gennaio 2012 segue ancora Donadoni come suo vice al Parma. Nel 2015 lo troviamo ancora con lui al Bologna per altre tre stagioni. Le panchine della serie A ormai sono pura routine per Mister Gotti sino alla stagione 2018-2019 dove è Maurizio Sarri a volerlo con come vice al Chelsea.
Chelsea e Udine
Da Montebelluna (dove Gotti vive da anni con la sua famiglia) a Londra sembra un sogno invece è realtà. Il sogno diverrà apoteosi pura quando la squadra londinese conquisterà l’Europa League il 29 maggio battendo 4-1 i rivali londinesi dell’Arsenal.
Terminata l’avventura inglese Luca sembra destinato a seguire Sarri alla Juventus. Invece qualcosa non va e dal luglio 2019 diviene il secondo di Igor Tudor all’Udinese. Forse il fato aveva qualcosa di meraviglioso in serbo per Luca, perchè il successivo 1º novembre, a seguito dell’esonero di Tudor, assume ad interim l’incarico di allenatore dei friulani. Due giorni dopo, al debutto in serie A, da allenatore vince contro il Genoa per 1-3. Successivamente sono arrivate due pareggi in casa con Spal e Napoli e tre sconfitte esterne con Sampdoria, Lazio e Juventus. Nel mezzo il passaggio del turno in Coppa Italia ai danni del Bologna.
Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese: i ritorni a casa
Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese, non ha mai dimenticato le sue radici polesane. Le sue ‘presenze mirate’ in Polesine sono sempre da incorniciare. Nel 2003 ha parlato dei suoi metodi di allenamento in una relazione a Rovigo per l’AIAC. In particolare ha raccontato le sue esperienze e i ‘suoi sistemi di gioco‘ agli allenatori polesani.
Oppure in occasione del Panathlon di Adria per assegnargli il Leone d’Argento. L’incontro con quelli del Gruppo Sportivo dei Salesiani di San Giusto a Porto Viro per una serata a tema. Presente pure quando può , al tradizionale Memorial Moreno De Bei, il torneo al quale Gotti fa di tutto per esserci.
Luca Gotti Bassopolesano mister dell’Udinese: chi lo ricorda sempre con affetto
Mister Tullio Crocco
Tra coloro che lo ricordano sempre con affetto e che ogni tanto ha la fortuna di incontrarlo è una vecchia gloria del calcio Adriese; Tullio Crocco. Mister Crocco storico capitano dei blugranata alla fine degli anni ottanta e nei primi anni novanta lo ricorda sempre con molta emozione. Di lui racconta le innumerevoli sfide calcistiche tra la sua sua Adriese e il Contarina di Gotti. Entrambi guidavano le rispettive squadre in epiche battaglie giocate sino all’ultimo secondo, dove nessuno ci stava ad uscire sconfitto.
Un altro aneddoto che Crocco ci racconta con orgoglio è la disponibilità che Luca Gotti ha sempre avuto nel partecipare ai tornei estivi nel nostro territorio. Da evidenziare l’umiltà di Gotti nel sedersi in panchina per far giocare gli altri nonostante fosse a tutti gli effetti un calciatore professionista.
Il Bar Mimosa di Vanni Greguoldo
Un’altra persona che ricorda Luca Gotti con molto affetto è Vanni Greguoldo. Il signor Vanni infatti oggi titolare del Bar Mimosa ad Adria negli anni novanta era proprietario di un bar a Porto Viro. Proprio nel suo bar Mister Gotti si fermava spesso a sorseggiare delle ottime cioccolate calde d’inverno, mentre d’estate giocava nella squadra del bar del signor Vanni nei tornei estivi. Il signor Greguoldo ci racconta pure che non dimenticherà mai il regalo che ricevette da Luca quando allenava le giovanili del Milan. Lui tifoso milanista da sempre si vide recapitare proprio da Gotti la maglia della sua squadra del cuore autografata da Franco Baresi.
Insomma non possiamo che augurare un grandissimo in bocca al lupo al nostro conterraneo e fargli sapere che tutto il Bassopolesine fa il tifo per lui, per il proseguo della sua avventura in serie A.
Fonte editoriale: Polesine Sport di Sergio Sottovia