Il Delta del Po è ricco di eccellenze nel campo dell’agroalimentare. Ma lo sapete che lo è anche per i famosi profumati, gustosi nonché costosi tartufi? Ebbene, non solo il Piemonte ne è ricco, ma anche il territorio del Delta del Po, fa la sua gustosa e profumata parte. Tanto da annoverare una vera e propria Accademia del Tartufo del Delta del Po; che lo promuove e che fa da scuola a quei ristoratori, e non che vogliono intraprendere la conoscenza e la manipolazione di questo famoso tubero, per inserirlo nei propri menu.
Ma anche avvicinare gli appassionati del Tuber, a piatti sempre più raffinati e profumati. Abbiamo incontrato Antonio Dimer Manzolli fondatore della prestigiosa istituzione Deltizia; tutta dedicata a questa famiglia di speciali funghi.
Tartufo del Delta del Po: patrimonio del Veneto e Parco
Chiediamo al Presidente Manzolli di presentarci il Tartufo del Delta: “Il tartufo è un tesoro fortemente presente nel Veneto e nel Delta del Po. In particolare, il comune di Papozze, in provincia di Rovigo, ha contribuito per molti versi a far conoscere questa eccellenza anche al difuori dai confini della provincia. Tutta l’area golenale e soprattutto l’isola di Mezzano, è una vera e propria miniera con splendidi tartufi di tutte le dimensioni. Quando, un tempo, il centro abitato “Piazza Cantine” sorgeva tutto in golena, in un singolare abbraccio con il grande fiume, l’arte del “tartufino” o del “trifolaro” era molto diffusa.
Continua Manzolli- Ancora ad oggi, il “tartufino” non è da solo, ma accompagnato fedelmente dal suo cane perfettamente addestrato e non per forza di razza. Da molti anni ormai, le aree golenali e quelle a piano campagna, vicine alle arginature, godono di una certa tranquillità, pertanto si è ricreato l’habitat ideale per la vita del tartufo. Ovviamente, va ricordato che anche nelle tatufaie del territorio; la raccolta avviene, come nelle aree aperte, con cane e zappetta”.
Varietà di Tartufo nel Delta e la storia dell’Accademia
Quali sono le varietà più conosciute di tartufo nel Delta Presidente?: ” Qui si raccoglie dell’ottimo scorzone o tartufo nero estivo e del bianchetto. Qualche volta, in momenti particolari è possibile trovare del Bianco Tuber Magnatum“.
Presidente Manzolli ci racconti come e perché ha fondato l’Accademia del Tartufo del Delta? ” È una idea nata in me originariamente nel ’69 quando era ancora matricola universitario. Durante il tragitto in treno per frequentare le lezioni a Padova spesso ero preso in giro; quando nei dialoghi (spesso con le ragazze) mi chiedevano la provenienza. Quando nominavo il paese di Papozze (praticamente sconosciuto ai più) scattava l’ilarità generale. Finché un giorno un distinto signore in treno con noi partecipe involontario dell’ennesima situazione di divertimento per la mia provenienza disse: Papozze invece è il paese del tartufo e della famosa trattoria La Tona con il piatto principe la Trifola. Da quel momento ho capito che per Papozze e le sue tradizioni dovevo fare in modo di valorizzare il più possibile questo nostro tesoro naturale; qual’è il tartufo”.
Poi nel 2007 ha fondato la vera e propria accademia: ” Si solo nel 2007 abbiamo dato una vera e propria struttura ed una sede ufficiale presso il Ristorante Le Magnolie di Papozze. In quanto per varie ragioni sono stato impegnato in vari ruoli istituzionali. Sostenendo solo personalmente questa passione per il tartufo del Delta, e non ancora come organizzazione vera e propria di promozione effettiva come è ora“. Presidente lei infatti è un profondo conoscitore non solo del prestigioso tartufo ma anche di tutto il territorio del Delta?: “Si, sono stato Dirigente scolastico per numerosi lustri a Porto Tolle, nonché Sindaco di Papozze per numerosi anni ed infine ho avuto l’incarico di Presidente del Parco del Delta del Po dal 2002 al 2005. Posso affermare di conoscere ampiamente questo meraviglioso paradiso naturale di cui disponiamo e che dobbiamo assolutamente far conoscere.”.
Le ricette in Polesine con il tartufo:
Le ricette consigliate con il tartufo bianco del delta del network di italiani.it- (qui il link)
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