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LO SAPEVI CHE PERSONAGGI

La signora “quattro pistoni”: Maria Antonietta Avanzo leggenda dell’automobilismo

La Prima Donna Pilota

In questi ultimi mesi in città è tutto un fiorire di iniziative legate all’automobilismo, in particolare ai rally ed ai campioni nostrani Cavallari e Munari. Ma lo sapevate però che il Polesine prima dei due campioni, ha dato i natali alla prima donna italiana pilota. Maria Antonietta Avanzo, infatti fu la prima donna a gareggiare nell’automobilismo sportivo italiano e sopratutto la più famosa pilota, nel periodo tra le due guerre mondiali. Nata a Contarina Veneta il 5 febbraio 1889, è scomparsa il 19 Gennaio del 1977 a Roma. Grazie alla rubrica Un Polesano al Giorno di Ferdinando De Laurentis, con cui abbiamo cominciato una importante collaborazione, abbiamo riscoperto questo importante personaggio che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo mondiale.

Maria Antonietta Avanzo
Maria Antonietta Avanzo prima donna Pilota di Origine Polesana

Senza nulla togliere ovviamente ai due campioni dei rally nostrani, ribadiamo ancora una volta, ci piace far ricordare che il Polesine ha dato lustro a questa incredibile donna pilota agli albori dell’automobilismo moderno di cui dobbiamo andare fieri; anche per l’incredibile storia che ha saputo vivere nel panorama culturale italiano.

La signora “quattro pistoni”: La zia di Roberto Rossellini

Diligentemente Ferdinando De Laurentis nei suoi post di Un Polesano al Giorno, ci ricorda particolari non di poco conto. In primis fra questi che Maria Antonietta Avanzo è stata la zia di Roberto Rossellini. Fu proprio Maria Antonietta ad insegnare a guidare al giovane Roberto Rossellini, a cui il padre regalò una Chiribiri rossa per il suo quindicesimo compleanno. Ma ancora che Elena Bellan la sorella di Maria Antonietta è la mamma di Roberto Rossellini. Mentre la figlia di Antonietta, Luisa Avanzo fu grande amica di Hemingway e musicista provetta. Insomma una famiglia di polesani veramente sprintosa e grande protagonista nel mondo cultura Italiana dell’epoca.

La signora "quattro  pistoni" Maria Antonietta
La signora Quatto Pistoni

Soprannominata “signora quattro pistoni”; la carriera sportiva, la famiglia e le origini Polesane

Gareggiò in numerose manifestazioni in tutta la sua carriera, tra cui la Mille Miglia, a cui partecipò per cinque volte. Nel 1921, divenne nota a tutti per aver guidato una Packard dodici cilindri 299 sulla spiaggia dell’isola di Fanø, in Danimarca. Sposò Eustachio Avanzo nel 1908 con il quale ebbe due figli, Luisa, nel 1909, e Renzo, nel 1911. Nella sua carriera si batté per il diritto di gareggiare pur essendo una donna, e lottò per i pari diritti delle donne nei confronti dell’uomo, diventando un simbolo del primo femminismo. La chiamavano “signora quattro pistoni” e fu una specie di Marina Ripa di Meana degli anni Venti: ove andò, suscitò scandalo. Maria Antonietta Avanzo (il cui cognome da nubile era Bellan, sorella della mamma di Roberto Rossellini) nacque a Contarina, ora Porto Viro, vicino Rovigo e imparò a guidare su una piccola De Dion Bouton a un cilindro di suo padre.

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Dopo il matrimonio si trasferì a Roma con la famiglia. Sia suo padre che suo marito incoraggiarono il suo talento alla guida, tanto che quest’ultimo le regalò una potente vettura sportiva, la Spa 35/50 Sport, con la quale iniziò la sua carriera agonistica disputando il Giro del Lazio. Incredibilmente riuscì a vincere la categoria, nonostante, poco dopo la partenza e in piena velocità, avesse perduto una ruota, sabotata, come disse poi, da qualche concorrente invidioso. Ma lei, riparato il guasto, riuscì a riprendere la corsa, dicendo a se stessa: «Maria Antonietta, sei un grand’uomo».

La targa Florio, le sue importanti amicizie tra cui Nuvolari e Ferrari

Nel 1920 corse la Targa Florio, vinse la coppa delle donne al Brescia Motor Sport Week. Enzo Ferrari fu molto impressionato dalla baronessa e di lei scrisse che aveva una «guida disinvolta e precisa». L’Avanzo non si confrontò comunque solo con lui, ma con tutti i grandi campioni del tempo. Nel 1921, fu compagna di squadra di Tazio Nuvolari al Circuito del Garda. Negli anni del suo splendore femminile, incontrò anche Gabriele d’Annunzio. Il vate, che la chiamava Nerissa perché aveva gli occhi ed i capelli neri, affascinato da lei, la volle con sé per qualche tempo, al Vittoriale.

La signora "quattro  pistoni" Maria Antonietta Avanzo

Emigrò in Australia per dedicarsi ad un’azienda agricola, quindi, nel 1926, tornò in Europa e alle corse.

Fonte editoriale : Facebook Un Polesano al Giorno di Ferdinando De Laurentis

La signora “quattro pistoni”: Maria Antonietta Avanzo leggenda dell’automobilismo ultima modifica: 2023-08-13T18:43:40+02:00 da Doati Marco

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