Conservatorio A.Buzzolla di Adria: nella storia della musica italiana - itAdria

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EDIFICI STORICI SCUOLA

Conservatorio A.Buzzolla di Adria: nella storia della musica italiana

La Sede Del Conservatorio Min

La storia della musica classica italiana passa inevitabilmente per la città di Adria. Riconosciuto nel mondo dell’arte musicale, il Buzzolla come una delle eccellenze del nostro paese, vanta illustri musicisti e compositori di successo usciti dalle sue mura. Il successo dell’opera negli anni, sta nei suoi numerosi studenti iscritti. Provenienti anche da numerose paesi esteri. È facile incontrare questi ragazzi e riconoscerli tra le vie del centro città con i loro spesso, voluminosi strumenti. Molti ragazzi appunto con gli occhi a mandorla, e con una espressione sodisfatta. Sono infatti coscienti ed orgogliosi, di far parte di una eccellenza, che è perno e storia di Adria. Riconosciuta da sempre come città della musica.

Orchestra Del Conservatorio
Orchestra del Conservatorio di Adria Concerto Capodanno 2020

Villa Mecenati scrigno delle migliori note della musica italiana

Villa Mecenati, sede del Conservatorio, è parte integrante del lascito testamentario della Sig.ra Rosita Lusardi-Mecenati che nel 1970, tra le note delle sue ultime volontà, scriveva: “La villa di Adria […] dovrà essere destinata dal Comune gratuitamente e permanentemente a sede per il Liceo Musicale e per la Società Concerti A. Buzzolla”. La Signora faceva poi il nome dell’ing. Gianfranco Scarpari quale responsabile dei lavori di adattamento della villa ad Istituto Musicale. Nel suo progetto l’ingegnere, condizionato com’era dal preventivo spese; non ha potuto superare i limiti delle immediate necessità, quali ad esempio le dimensioni, la dinamica e le caratteristiche estetiche dei locali. La pianta della villa è pertanto rimasta sostanzialmente invariata.

Sala Rosetta

Nel 1920 la trasformazione della Tenuta in Villa

Attorno al 1920 il M.o Ferrante Mecenati si rivolse all’architetto Giambattista Scarpari perché questi gli progettasse la trasformazione della tenuta in villa. Mecenati aveva nel frattempo sposato la signora Rosita Lusardi. La quale, vissuta da sempre in ambiente teatrale, volle concepire secondo una angolazione scenografica anche la sua abitazione.

Logo Del Conservatorio


L’architetto ideò allora un avancorpo centrale che spezzasse l’andamento della costruzione e ricuperò un piano in altezza. Il gusto allora dominante gli suggerì poi l’ornamentazione neoclassica; che è possibile ravvisare nei fregi, nelle cornici; nella balaustra di colonnine sul tetto, nelle paraste di ordini diversi sovrapposte ad inquadrare il corpo centrale, il tutto obbedendo dunque a quest’ampia visione scenografica.

Lezioni Al Conservatorio
Allievi del Buzzolla


La pianta venne poi modificata, secondo l’uso veneto dell’”infilata” delle sale di rappresentanza, che risultavano così “obbligate”. Anche l’interno si ingentiliva, con l’adozione di bei pavimenti di legno (parte dei quali è stato possibile recuperare); con le soffittature a gesso e marmorino di tale Titta di Padova, e la bella ringhiera in ferro battuto che orna la scala padronale.

Chi era il Maestro Antonio Buzzolla

Nacque nel 1815 ad Adria, centro allora con una discreta tradizione culturale e musicale ancor oggi più che fiorente . Sede di un teatro di antichissime origini e di una cattedrale, della quale recenti studi hanno rilevato un notevole patrimonio musicale. Antonio stesso era figlio di Angelo Buzzolla; maestro di cappella nella cattedrale e direttore della Società Filarmonica. Promossa nel 1806 da note e illustri famiglie adriesi. Dopo i primi insegnamenti paterni (suonava il violino, il pianoforte, l’organo e altri strumenti); si trasferisce a Venezia per perfezionarsi e nel 1832 entra a far parte dell’orchestra del Teatro “La Fenice”. Nel 1837, aveva già composto e rappresentato la sua prima breve opera. Il Ferramondo si reca a Napoli; allora uno dei centri musicali più vivi della penisola, dove entra in contatto con Donizetti e Mercadante di cui fu allievo.

Antionio Buzzolla

Allievo di Doninzetti

La vicinanza dei due maestri influirà senz’altro sulle sue composizioni e soprattutto sulle sue arie da camera; anche se, come ha osservato il musicologo Piero Mioli, proprio queste rivelano che Buzzolla doveva possedere una «cultura musicale di netta tradizione belcantistica rossiniana». Nel 1841 Buzzolla è di nuovo a Venezia per la rappresentazione al teatro S. Gallo S. Benedetto della sua seconda opera Mastino I dalla Scala; dell’anno successivo è invece la terza opera (comica), Gli avventurieri, data alla “Fenice”. Dopo l’esordio operistico Buzzolla intraprende un lungo viaggio per l’Europa (1843); alla stregua di molti suoi colleghi. Questo lo porterà prima a Berlino a dirigere l’orchestra del teatro dell’Opera italiana e ad impartire lezioni di canto e pianoforte alle principesse di corte, quindi a Dresda, in Polonia e in Russia.

Foto Teatro Comunale
Teatro Comunale di Adria

Non interrompe però i contatti con la città natale: nel settembre del 1845 lo si ritrova infatti ad Adria per prendere parte all’esecuzione di una messa composta da Gio Batta Casellati, suo amico e compagno di studi. L’anno successivo è ancora ad Adria per dirigere una sua Messa.

Santi Pietro e Paolo - interno della Chiesa cattedrale di Adria
Interno della Cattedrale di Adria con sullo sfondo la pala dedicata ai santi Pietro e Paolo

Nello stesso anno continua la su tournée europea: lo si ritrova infatti a Parigi, direttore dell’Opera italienne e poi a Berlino. Due anni dopo è di nuovo a Venezia, dove si stabilisce definitivamente; qui dal 1855 ricoprirà il prestigioso incarico di maestro di cappella presso la Basilica di S. Marco, incarico che manterrà sino al momento della morte.

Informazioni sul Conservatorio Statale: A. Buzzolla di Adria (Qui il Link del sito)

Pagina Facebook: Conservatorio di Adria (Qui il link)

Fonte editoriale sito del Conservatorio A. Buzzolla di Adria

Conservatorio A.Buzzolla di Adria: nella storia della musica italiana ultima modifica: 2020-01-10T08:50:00+01:00 da Doati Marco

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