Uno dei monumenti per eccellenza della città, è il Teatro Comunale del Popolo di Adria. Anche se solo il dodicesimo teatro realizzato in città, nel tempo; per la sua maestosità e capienza è annoverato tra i più grandi del triveneto. Con una capienza originaria di 1200 posti, ora ridotti a 800 per la carenza di una scala esterna di sicurezza, rende il loggione purtroppo inutilizzabile. Ciò non toglie comunque che rappresenti la storia e la passione degli Adriesi per la cultura, la musica e lo spettacolo.
Il Teatro Comunale di Adria: Maestosità e Stile Inconfondibile
Gli adriesi si tramandano nei secoli questa autentica passione per l’arte teatrale. Adria città della musica, Adria la città che ha dato il nome al mare Adriatico, Adria la città del pane e dalle mille tradizioni. Musei, monumenti, Chiese e Basiliche tra i più importanti del Polesine; trova nel comunale l’edificio più rappresentativo per la sua immensa storia e nello stesso desiderio di essere riconosciuta sempre più, come Porta esclusiva per accedere alle meraviglie della natura nel Parco del Delta del Po.
Dodicesimo Teatro Cittadino: una storia importante
Come abbiamo anticipato il Teatro Comunale, in ordine cronologico è il dodicesimo edificio teatrale della città dall’inizio dell’800 al presente. È stato preceduto dal Teatro S. Stefano (1803 – 1810 circa); dal Teatro Fidora (così denominato dal 1813 al 1845) poi (dal 1846 al 1907) Teatro Orfeo; dall’ Arena Zen (anfiteatro ligneo funzionante – limitatamente al periodo estivo – dal 1858 al 1900); dal Politeama (inaugurato nel 1878 e distrutto da un incendio nel 1921); dal Teatro S. Nicola (1880 – 1910); dal Teatro Contardo Ferrini (1915 – primi anni ’50, e dopo un accurato restauro, riaperto nel 2000);
dal Teatro Massimo (funzionante come sala cinematografica dal 1913. Poi, a seguito dell’incendio del Politeama, adattato a rappresentazioni teatrali dal 1921 al 1924). Come dal Teatro Sociale (ricavato da un edificio esistente nei pressi del distrutto Politeama, funzionante dal 1922 al 1929, e distrutto anch’esso da un incendio). Dal Salone Marchi (1925 – primi anni ’30); dal Teatro Parrocchiale (Parrocchia di S. Maria Assunta della Tomba) (1926, e dal 1950 denominato Teatro S. Francesco, agibile fino alla fine degli anni ’80); e dal nuovo Politeama (1930 – ultimi anni ’70, e dopo un radicale restauro, riaperto nel gennaio del 1997).
Nel marzo del 1923 – sull’area anteriormente occupata dall’Arena Zen – era però iniziata la costruzione di un nuovo, grande Teatro, progettato dall‘architetto Gianbattista Scarpari; il nuovo edificio teatrale, oltre alla platea, era dotato di sei file di palchi e di due gallerie, per una capienza complessiva di oltre 4000 posti. I lavori proseguirono fino al completamento del palcoscenico, dei camerini e di una galleria sottostante a questi, originariamente destinata a mercato coperto, ma poi si interruppero per mancanza di mezzi finanziari, che fino a quel punto erano stati forniti dall’imprenditore adriese Francesco Zagato.
Un futuro da gigante per il monumentale Teatro Comunale
Per sua natura destinato a numeri importanti di presenze (oltre 800 posti a sedere attualmente) ha visto negli ultimi tempi personaggi e manifestazioni che lo hanno totalmente riempito, con veri propri sold out. Dai personaggi TV: Angelo Pintus, Katia Follesa senza dimenticare Il balletto classico del Lago dei Cigni di Mosca , o anche solo il concerto di Capodanno del Conservatorio cittadino. E quando questo succede; l’intera città ne è letteralmente compiaciuta. Rimane la difficoltà operativa di gestire un gigante dall’importante storia; che per poter essere riempito e contenerne i costi deve trovare la giusta programmazione. Allargando il bacino di utenza ed interesse alle regioni vicine che non dispongono di strutture teatrali così imponenti. Ma, un percorso è iniziato! E visti i recenti risultati, il suo imponente sipario e palcoscenico devono rimare sempre aperti al mondo dello spettacolo. Che sta cambiando e con lui , la tipologia di pubblico che lo frequenta.
Fonte editoriale: Ufficio Cultura del Comune di Adria – Leopoldo Mosca