Bellombra: un luogo accogliente dove esisteva una delle delizie estensi

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Bellombra, la terra che ha ospitato le corti estensi

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Nell’articolo dedicato a Bottrighe abbiamo appreso che quel territorio corrispondeva alla Corbula de medio ovvero alla parte centrale delle Corbole. Nel XIII° secolo, quindi, esitevano anche una Corbula superior, cioè quella dell’attuale Corbola, e una Corbula inferior.  Quest’ultima si può identificare con l’odierna Bellombra.  Il territorio a nord del Po, inoltre, prendeva il nome di Polesine della Butriga e di Polesine della Cesa (nella zona di Bellombra). In una mappa del 1693 sono indicate una Corbola Ferrarese alla destra del Po di Venezia e una Corbola Veneziana, sulla sponda opposta, ora Bellombra.

La Delizia di Bellombra

Sembra che questo territorio fosse un luogo gradevole e accogliente, ricco di aree boschive da cui deriva il nome di Bella ombra. Per questo motivo gli Estensi costruirono proprio in questa zona una loro residenza. Questa era una delle cosiddette Delizie Estensi. Si sa che a realizzarla fu Niccolò III d’Este intorno al 1421. Non sono molte, però, le notizie relative a questo palazzo. Si parla di un luogo di caccia, di divertimento e di cavalcate in villa di tutta la corte estense. Sicuramente viene descritto come una bella e sontuosa residenza, tanto da accogliere addirittura l’imperatore Federico III.  Prima di recarsi a Roma per l’investitura, nel 1452,l’imperatore fece, infatti, sosta alla delizia di Bellombra ospite di Borso d’Este. Qualche anno più tardi, lo stesso Borso, donò questo palazzo al segretario e consigliere Teofilo Calcagnini. Nel Cinquecento, sotto il dominio della Serenissima, il palazzo scomparve.

La statua equestre di Niccolò d’Este, a Ferrara

La presenza dei Monaci Certosini

Nel 1461 il Duca Borso d’Este dona ai Padri Certosini alcuni beni posti nel territorio di Bellombra. Nell’elenco si trova, ad esempio:  «Un cortile casamentivo, di quattro case di canna, con corte, ecc. E questa possessione è posta nella diocesi e nel distretto di Adria, e sopra vi abita come lavoratore Cristoforo Crepaldi. » Nello stesso anno, poi, in località Cuorcrevà arriva una comunità di monaci derivanti dalla Certosa di S. Cristofaro di Ferrara. La loro presenza è legata all’amministrazione e alla conduzione dei fondi. Successivamente al posto del Convento troviamo una corte rurale che divenne proprietà della famiglia Albrizzi di Venezia. Qui nacque il poeta Marino Marin nel 1860. La famiglia Marin, infatti, si trasferì dalla provincia di Treviso per curare i fondi agricoli della nobile famiglia veneziana. Al posto del convento, oggi sorge una villa padronale.

La grangia certosina di Corcrevà

A Bellombra esistono toponimi legati al passato e alla leggenda

La località Passionanza  deriva da Possessionassa. I Certosini di Ferrara, infatti, chiamano così questa loro possessione in quanto terreno improduttivo, adatto solo al pascolo.  A Bellombra, poi, è ancora presente il nome Cà Pesaro nei pressi del Fondo Palazzaccio. Nel XVI° secolo Girolamo Pesaro, capitano generale da mar nelle campagne veneziane contro Carlo V e i Turchi, acquistò, infatti, una vasta area agricola a Bellombra. Un palazzo denominato Cà Pesaro era presente anche ad Adria. Un’altra tenuta ricorda vicende passate: la Corte Zogolara. Appartenuta alla famiglia Giocoli, era luogo di residenza di Don Carlo Giocoli, un sacerdote protagonista di tragiche vicende che caratterizzarono dal punto di vista politico gli inizi dell’Ottocento. Da non dimenticare la storia della Bèla puta dal còr crepà che, secondo la leggenda, avrebbe dato il nome al luogo Corcrevà. Ancora oggi è presente una Corte denominata Bèla Puta.

veduta di Bellombra

Bellombra, terra di artisti e personaggi legati al mito

Una leggenda narra che re Adriano sia sprofondato con il suo cocchio d’oro proprio in questo territorio, durante un temporale, mentre stava andando a prendere la moglie originaria di Bellombra. Lo storico mons. Nicola Malerba, poi, ritiene che Santa Giustina sia nata in questa frazione nella tenuta agricola Corte Milana, già proprietà del musicista Nino Catozzo, dove esiste una chiesetta padronale a lei dedicata.
Come abbiamo visto prima, in località Corcrevà è nato il poeta Marino Marin. A Bellombra nasce anche Florindo Andreolli, tenore che si esibì sui palcoscenici dei teatri di tutto il mondo.

Oratorio Santa Giustina Corte Milana

Interno dell’Oratorio di Santa Giustina presso Corte Milana

Bellombra, la terra che ha ospitato le corti estensi ultima modifica: 2019-01-16T10:33:40+01:00 da Letizia Guerra

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