Cavarzere, una città divisa tra Adria e Venezia tra XVI e XVIII secolo

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CULTURA STORIA

Cavarzere una città divisa tra Adria e Venezia: parte seconda

Cavarzere una città divisa tra Adria e Venezia Battle Of Pavia

Riprendiamo, dunque, la storia dei nostri vicini di casa. Li avevamo lasciati, all’inizio del XVI secolo, alle prese con le acque alluvionali dell’Adige e del Po. Ecco che li ritroviamo, nel 1509, quando si conclude la storia del Polesine di Adria. L’antico capoluogo etrusco è avvicendato, infatti, dalla Serenissima. Cavarzere, allora, approfitta del periodo in cui la natura sembra essersi placata ed estende ulteriormente il suo abitato sulla riva sinistra del fiume Adige. Cavarzere, dunque, è ancora una città divisa tra Adria e Venezia?

Cavarzere città divisa tra Adria e Venezia - Anastasio Fontebuoni Michelangelo E Giulio Ii
Il papa Giulio II in un quadro di Anastasio Fontebuoni – foto Wikipedia

Cavarzere, una città divisa tra Adria e Venezia: le guerre della Serenissima

Se la natura dà tregua ai cavarzerani, così non si può dire degli uomini. Nel mese di dicembre del 1509, la lega di Cambrai dichiara guerra ai veneti. Arriva, in primis, la scomunica del papa. Poi, la parola passa alle armi. I nemici avanzano inesorabili. Allora, per arrestarne la marcia, si tagliano gli argini dell’Adige in direzione di Rovigo. I militi cavarzerani sono impegnati, prima, in una spietata guerriglia contro i ferraresi, nel Polesine. Poi, agli ordini del Antonio Ferro, sconfiggono il nemico nei pressi di Anguillara. Come spesso succede all’epoca, le alleanze sono, a dir poco, fluide. Così, Giulio II, dopo, aver temporaneamente fatto pace con Venezia, si schiera nuovamente con i vecchi alleati, contro la Repubblica. Alla lega si unisce il re di Spagna, ma i francesi passano dalla parte dei veneti. Cavarzere viene attaccata e occupata.

Cavarzere città divisa tra Adria e Venezia Vessillo della Serenissima
Vessillo della Serenissima – foto Venturini

Tre secoli di pace

Nel 1515 torna la pace, così Cavarzere può pensare alla sua ricostruzione. Infatti, la natura e l’uomo non sono stati teneri con il territorio. Carestie, alluvioni e guerre hanno falcidiato la popolazione. L’area intorno all’abitato è un acquitrino sterile. I podestà, nominati da Venezia, si rifiutano di risiedere nella cittadina. Il trattato di Noyon del 1516, però, segna uno spartiacque per tutta la terraferma veneziana. La Serenissima continua le sue guerre, contro gli ottomani, sul Mediterraneo e nei possedimenti oltremare. I domini di terraferma, tuttavia, vivono un lungo periodo di pace. Cavarzere, dunque, prospera, come tutti i possedimenti veneti. L’abitato si amplia ulteriormente sulla riva sinistra dell’Adige. Nel 1602, Giulio Trescano dona alla chiesa di San Giuseppe una preziosa reliquia si sangue. Un vero e proprio evento per tutta la comunità.

Napoleone alla Campagna dItalia
Napoleone alla Campagna dItalia – foto Libertas

Cavarzere, città divisa tra Adria e Venezia: dalla fine della Serenissima alla Restaurazione

La guerra si affaccia, brevemente, nell’estate del 1706. L’esercito di Eugenio di Savoia, diretto verso Torino assediata dai francesi, sosta in città. Non ci sono gravi conseguenze, se non per le tasche di chi ha dovuto contribuire alle spese del conflitto subendo le requisizioni dei soldati. La Serenissima, ormai ridotta allo spettro dell’antica potenza, cessa il 15 maggio 1797. Cavarzere diviene francese. Con il trattato di Campoformio, la città è divisa in due. La parte destra torna subalterna di Adria, sotto la Repubblica Italiana. La parte sinistra, invece, va all’impero austro – ungarico. Tra il 1809 e il 1812, le condizioni di vita sono estremamente infelici. Ci sono atti di aperta rivolta e la formazione di bande di briganti. È in questo periodo oscuro che il municipio di Cavarzere brucia dolosamente, assieme a tutto il suo prezioso archivio. Il Congresso di Vienna vede Cavarzere parte del regno Lombardo – Veneto.

Termina qui la seconda parte della nostra storia. Cavarzere è ancora una città divisa tra Adria e Venezia? Seguiteci, perché lo scopriremo, prossimamente, nella terza parte.

Fonte Rolando Ferrarese, Cavarzere la sua storia e la sua chiesa, edizione 1983

Cavarzere una città divisa tra Adria e Venezia: parte seconda ultima modifica: 2019-08-14T08:50:47+02:00 da Enrico Naccari

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