L'organizzazione del municipio di Adria, tra vici, pagi, villae e mansiones.

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CULTURA STORIA

L’organizzazione del municipio di Adria. Parte prima: gli insediamenti.

Sala Dei Vetri Museo Di Adria

Le scoperte epigrafiche e indagini topografiche sono la chiave di lettura dell’organizzazione territoriale romana. Allora, quali erano gli insediamenti del municipio di Adria? Com’era suddiviso l’agro adriese? Il territorio di Adria, abbiamo visto, era intersecato da due viae publicae e da numerose viae ruralis. Dunque, esistevano anche mantiones lungo gli itinerari? Nel municipio adriese vici e villae erano, in genere, situati sugli argini dei principali corsi d’acqua. Dalle arginature lungo i fiumi, essi resisteranno alle inondazioni medievali. Gli abitanti, nel tempo, si muoveranno assecondando la volontà dell’acqua. Andranno a occupare le isole e i tratti paludosi emersi, i cosiddetti pullicini, da cui trae il nome il nostro Polesine. Questa è l’organizzazione del municipio di Adria.

L'organizzazione del municipio di Adria - Scavi Archeologici Di San Basilio Foto Minube.it
Scavi archeologici a San Basilio – foto Minube.it

Vici, pagi, villae e mansiones in epoca romana.

Così, i vici erano piccoli insediamenti, rurali o urbani, appartenenti a un pagus o a una città. Il vicus rusticus si componeva di abitazioni e terreni. Aveva una vocazione principalmente agricola. Il vicus urbanus era, invece, un quartiere cittadino, in cui venivano svolte le attività artigianali. I pagi erano circoscrizioni territoriali, comprendenti diversi vici. Il pagus, così come il vicus, non aveva alcuna autonomia amministrativa. Però, poteva possedere beni comuni, come boschi e pascoli. Inoltre, al pagus erano delegate alcune funzioni, quali la manutenzione delle strade. La villa era, sostanzialmente, una casa di campagna. Poteva essere un luogo di villeggiatura, di svago. Ma, nell’ambito di un vicus, poteva essere la residenza del magister. Infine, lungo il tracciato delle strade principali, vi erano le mansiones (stazioni). Questi erano veri e propri luoghi attrezzati per il conforto dei viaggiatori dell’epoca.

L'organizzazione del municipio di Adria Ficarolo Foto Pro Loco Ficarolo
Panorama di Ficarolo – foto Pro Loco Ficarolo

L’organizzazione del municipio di Adria. I centri abitati lungo il Volano e le Fosse Filistine.

In larga parte, su quegli antichi alvei, oggi scorre il nuovo Po. Partendo dalla Via Annia verso il mare, si incontravano Vicus Variano (Vigarano) e, più a nord, Ficariolum (Ficarolo). Più a est era Caligo, l’attuale Stienta. Era, poi, la volta di Copario (Copparo) e di Tresicallum (Tresigallo). Risalendo ancora a nord, vi era il Vicus Roda (Ro Ferrarese). Andando in direzione del capoluogo municipale, venivano Massa Crispini (Crespino), e Silva (Selva). Si incontravano, più avanti, Colonia (Cologna) e Corbula (Corbola). Ecco Tumbae (San Basilio) e Adrianum (Ariano). Nell’attuale territorio di Ferrara, si incontravano Neroma – Caput Gauri (Co’ di Goro) e Cornicula (Mezzo Goro). Una larga area, dunque, ricca di selve e boschi. Meno popolata di altre zone, era una vasta pianura, intervallata da corsi d’acqua.

L'organizzazione del municipio di Adria - Il castello di Sariano - foto Pinterest
Il castello di Sariano – foto Pinterest

L’organizzazione del municipio di Adria. L’area del Tartaro.

Ricca di traffici, l’area del bacino del Tartaro presentava numerosi insediamenti. Sulla costa, all’epoca, avremmo trovato la stazione di Septem Maria (Donada o Malipiera). Poi Gabellum (Gavello) e Bruxetum (Borsea). Scendendo a sud, Ponticulum (Pontecchio). Più a ovest, Arcuata (Arquà Polesine). A destra di Marciana (Villa Marzana), vi era un rigoglioso bosco di frassini. L’insediamento situato nelle adiacenze era il Fraxinetum, l’attuale Frassinelle. Il Tartaro curvava ed ecco Flexum (Fiesso) e, appresso, Manegium (San Bellino). Anche a Castelguglielmo vi era un abitato, del quale non conosciamo il nome. Ugualmente, andando in direzione della Via Annia, avremo trovato molti stanziamenti. Così, avremmo incontrato Petriculum (PedrurioSan Donato) e Annejanum o Triginta (Trecenta). A sud ovest di Castelgugliemo, si trovavano Salaria (Salara) e Serenianum (Sariano).

L'organizzazione del municipio di Adria - Lendinara Foto You Tube
Lendinara – foto YouTube

L’organizzazione del municipio di Adria. La via dell’Adige.

Da oriente verso occidente, il primo abitato era quello di Fossis (Cavanella d’Adige). Da lì, spingendosi verso Adria, era Portus Laureti (Loreo). Loreo, all’epoca, era il porto della città capoluogo municipale. Sulla destra del fiume, l’insediamento di Caput Argeris (Cavarzere). Importante anche il vicus di Villadose. L’abitato era uno dei principali dell’entroterra del municipio adriese. Spingendosi ancora verso ovest, ecco Sarzanum (Sarzano), Campilium (Sant’Apollinare) e Lungulanum (Grignano). Più vicino al corso dell’Adige, erano Robure Creti (Roverdicrè) e Costiola (Costa). Poi Fracta (Fratta), nei pressi di una palude creata dal grande fiume. Sulla sua riva sinistra erano dislocate, invece, Lentenaria (Lendinara) e Petra (Badia Polesine). Dove il fiume si divideva, si trovava l’insediamento di Luxia (Lusia). Lungo il corso del ramo minore, ecco Mardimacum (Mardimago).

Il Polesine, terra palustre, era il dominio del municipio romano di Adria. Era un’area ricca e popolosa. Amministrata dall’antica città, aveva il suo punto focale nel porto marittimo. Vici, pagi, mansiones, erano i gangli di questo sistema. Luoghi giunti sino a noi. Paesi carichi di storia e di intrinseca bellezza. Finisce qui la prima parte della storia dell’organizzazione del municipio di Adria.

Fonte Jacopo Zennari, “Adria e il suo territorio attraverso i secoli”, ed. 1932

Il territorio del municipio adriese, Adria e le strade romane.

L’organizzazione del municipio di Adria. Parte prima: gli insediamenti. ultima modifica: 2019-12-06T08:50:00+01:00 da Enrico Naccari

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